Confcommercio: le nuove chiusure costeranno 15 miliardi

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La Confcommercio stima che le nuove chiusure delle attività commerciali, predisposte dal Governo, ci costeranno 15,5 miliardi di euro. Denaro che si aggiunge alle già consistenti perdite segnate in precedenza.

Cos’ha detto Confcommercio?

La Confcommercio ha calcolato quanto ci costerà tenere la gran parte d’Italia in zona rossa. Quella che ci apprestiamo a raggiungere sarà una Pasqua blindata, segnata da un lockdown generalizzato. Misure, queste predisposte dal Governo, destinate inevitabilmente a pesare sul commercio italiano. La situazione non era rosea neanche prima, ma questa nuova batosta andrà ad ingolfare ulteriormente un settore già tormentato dalla pandemia. Confcommercio cita numeri precisi: si parla di ulteriori 15,5 miliardi di euro di perdite in arrivo. Da domani, fino al prossimo 6 aprile, per l’Italia si delinea uno scenario di chiusure e divieti.

Il nuovo scenario

Le chiusure e i divieti del Governo andranno a pesare ancora su negozi e attività. E proprio in un periodo, quello delle festività pasquali, che è di solito segnato da vendite in crescita. Quest’anno le cose andranno diversamente, e Confcommercio lo dice chiaro e tondo. Vestiario, mobili, bar e ristoranti e trasporti saranno i settori colpiti da questa perdita annunciata. Carlo Sangalli, il numero uno dell’organismo, ha parlato di strategie “insostenibili”, alle quali si aggiungono il ritardo degli indennizzi e delle misure di compensazione ancora poco chiare. Ecco quindi spuntare la richiesta di un Decreto Sostegno che restituisca in primis “ossigeno alle imprese”, senza quei ritardi che hanno purtroppo caratterizzato molte degli interventi precedenti.

Le dichiarazioni di Carlo Sangalli

Queste le parole di Sangalli: “In attesa che le vaccinazioni procedano a pieno regime, continua il ricorso ai lockdown, una strategia insostenibile per le imprese del terziario. Insostenibile perché tardano gli indennizzi dovuti e mancano ancora indicazioni sugli interventi per compensare le perdite di fatturato ormai ingenti. Chiediamo che il decreto Sostegno ridia effettivamente ossigeno alle imprese e non arrivi fuori tempo massimo”.