Condanna Navalny: una mossa favorevole per Putin?

Un tribunale di Mosca ha condannato Aleksej Navalny scatenando l’ira dei suoi sostenitori in tutto il Paese. La condanna di Navalny è stata anche criticata dalla comunità internazionale. Tuttavia Putin ha deciso di andare avanti con il pugno di ferro. Ma sarà una mossa positiva per il presidente russo?  

La condanna di Aleksej Navalny

Un tribunale di Mosca ha condannato l’oppositore russo Aleksej Navalny a 3 anni e sei mesi, da cui però va sottratto l’anno di arresti domiciliari già effettuato. Secondo il tribunale, Navalny, ricoverato in un ospedale a Berlino da agosto fino ai primi di gennaio, in seguito ad un tentativo di avvelenamento, e poi arrestato lo scorso 17 febbraio a Mosca, avrebbe violato i termini della sospensione della pena e pertanto dovrà rimanere in carcere. Durante la lettura della sentenza, fuori dall’aula, le forze dell’ordine hanno arrestato oltre 300 persone, mentre il numero delle persone arrestate durante le proteste ha raggiunto una cifra record di oltre 5400.

Dopo i numerosi arresti la squadra di Navalny ha pubblicato un messaggio su Telegram ringraziando i sostenitori e invitandoli a tornare a casa. Nel messaggio si legge: “Putin non è riuscito a uccidere Alexey Navalny. Quindi ha deciso di metterlo in prigione per 2 anni e 8 mesi. Non tollereremo mai un governo che uccida gli oppositori e imprigiona persone innocenti”.

Navalny ridicolizza il leader del Cremlino

Mentre ascoltava il giudice che leggeva il lungo verdetto, Navalny ha disegnato un cuore con le mani attraverso il vetro in cui era confinato per sua moglie, Yulia Navalnya, che era presente in aula. Durante l’udienza l’oppositore ha tenuto un discorso nel quale ha ancora una volta accusato il presidente Vladimir Putin. Navalny ha ridicolizzato il leader del Cremlino affermando: “C’erano Alessandro il Liberatore e Jaroslav il Saggio. Beh, ora avremo Vladimir l’Avvelenatore di Mutande”. Navalny ha poi sottolineato che il suo arresto è solo un modo per spaventare milioni di persone. Ha inoltre ringraziato chi combatte e non ha paura, riferendosi alle persone che in questi giorni hanno protestato per chiedere la sua scarcerazione.

La condanna di Navalny favorirà Putin?

Dunque, il Cremlino usa il pugno di ferro contro la perenne spina del fianco di Putin. Per il Cremlino è meglio mettere in prigione l’oppositore piuttosto che rilasciarlo e mandare un segnale di debolezza.  Ma sarà stata una mossa favorevole al presidente russo? Per anni il Cremlino ha pubblicamente respinto Navalny come un blogger irrilevante con scarso sostegno popolare. La popolarità di Navalny è più ampia all’estero che in Russia. Tuttavia le proteste delle ultime settimane, che secondo gli osservatori sono dovute anche al malcontento della classe dirigente al potere e alla corruzione dilagante e non solo all’arresto dell’oppositore, stanno spaventando non solo le autorità, ma anche i membri di spicco della società russa. Così la sentenza di condanna di ieri Putin potrebbe aver trasformato Navalny in un simbolo di massa, che ora non rappresenta più soltanto la giovane classe media di Mosca e San Pietroburgo.

La mossa di Putin potrebbe aver trasformato un uomo che in patria aveva solo il 20% dei consensi in un simbolo, se non addirittura in un martire. Forse Putin credeva che i russi anche questa volta avrebbero solo creduto alle TV di Stato che affermano che Navalny è solo una pedina occidentale. Tuttavia le numerose proteste sembrano evidenziare il contrario. Inoltre Putin dovrà anche stare attento a Washington che non ha più a capo la marionetta Trump. Ora c’è Joe Biden che ha promesso di essere duro con Putin soprattutto per quanto riguarda i diritti umani in Russia.


Proteste pro-Navalny: oltre 4000 arresti in tutto il Paese

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