Si è svolta a Bari la prima edizione della Lum Conference on Accounting and Finance, un evento che ha riunito studiosi, professionisti e policymaker per riflettere sul futuro della contabilità e della finanza sostenibile.
Organizzata dall’Università Lum e guidata dalla prof.ssa Candida Bussoli, direttrice del Dipartimento di Management, Finanza e Tecnologia, la conferenza ha lanciato un messaggio chiaro: è tempo di ripensare le priorità della finanza, orientandola verso modelli rigenerativi e a impatto positivo.
Finanza rigenerativa e sostenibilità: il nuovo paradigma economico
“La finanza deve riscrivere le sue priorità – ha spiegato Bussoli – e contribuire a costruire modelli di crescita più equi, responsabili e orientati al lungo termine.”
Un cambiamento profondo, che coinvolge anche la contabilità aziendale, oggi sempre più legata agli impatti ambientali e sociali.
CSRD e bilanci sostenibili: le imprese europee cambiano volto
Al centro del dibattito, anche le implicazioni della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), la direttiva UE che obbliga migliaia di imprese a redigere bilanci di sostenibilità dettagliati, normati e trasparenti.
Come ha evidenziato la professoressa Bussoli, i bilanci aziendali non possono più limitarsi a raccontare il profitto, ma devono “narrare la verità del mondo”, rendendo conto degli impatti sociali e ambientali dell’attività d’impresa.
La sfida per le PMI italiane: formazione e consapevolezza
Secondo la direttrice del dipartimento, l’Italia – con il suo tessuto produttivo composto in larga parte da PMI – è chiamata a una duplice sfida:
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Apprendere un nuovo linguaggio contabile e sostenibile,
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Comprendere la portata politica e strategica della rendicontazione ESG.
In questo processo, università e centri di ricerca hanno un ruolo chiave: formare competenze, guidare il cambiamento e anticipare le trasformazioni normative e culturali.