venerdì, Aprile 19, 2024

Con le auto elettriche non scherzate con il fuoco

Le auto elettriche sono a rischio incendio? La risposta è si, ma non è come sembra. Le cronache raccontano di diversi episodi di vetture a batteria che prendono fuoco da ferme, come molte Tesla, o più di recente una Renault Zoe tramutatasi in flambé in Austria. E la cosa ha suscitato rumore anche in ambito politico, come un comune della Franconia in Germania che ne ha vietato il parcheggio nei garage. Ma le auto elettriche sono più a rischio fuoco delle vetture termiche? Fortunatamente no. Tuttavia ci sono delle differenze sull’approccio da adottare in casi come questi, rispetto a quanto accade con un’auto a pistoni. In questo articolo faremo chiarezza su questo punto, a cominciare dalle cause che possono tramutare il vostro gioiellino in un barbecue.


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Cosa provoca un incendio nelle auto elettriche?

Come le auto termiche, anche le auto elettriche generano calore, e questo può portare al rischio incendio. Il fatto sta che non tutta l’elettricità accumulata nella batteria può essere impiegata per far muovere la macchina: una parte, fino anche al 20%, è necessariamente convertita in calore. Ciò avviene sia in movimento che da fermi, in fase di ricarica.

Riguardo alle cause che posso comportare il fuoco, non sono diverse da quanto avviene su un veicolo convenzionale. Un difetto di fabbrica, un cortocircuito o un urto violento sono le ragioni principali per vedere la vostra macchina andare in fumo. Entrando più nello specifico, nella batteria sono le singole celle ad incendiarsi, l’elettrolita e la grafite. Per minimizzare i rischi, le case costruttrici installano il pacco batterie sul pianale in comparti protetti, con cavi dell’alta tensione dotati di connettori di tipo militare (riconoscibili per il colore arancione).

Il confronto con le auto termiche: vantaggi e svantaggi

Detto delle cause d’incendio, passiamo alle conseguenze. Ribadendo che le auto elettriche non sono più pericolose di quelle termiche (anche perché devono sottoporsi agli stessi standard di sicurezza), quando si tratta di fuoco le strade tra i due veicolo tornano a dividersi. Ma quali sono i vantaggi di un’auto a batteria rispetto ad una a pistoni? e quali gli svantaggi?

Il vantaggio principale è semplice, la mancanza di un carburante. Una vettura termica può far estendere il fuoco oltre la sua zona, complice le perdite di combustibile. Cosa che non succede con l’auto elettriche, il cui incendio è circoscritto alla zona del veicolo. Il rovescio della medaglia è che le fiamme di una batteria sono molto più difficili da spegnere. Se per soffocare il fuoco di un motore a combustione bastano 2000 litri d’acqua, per un accumulatore ce ne vogliono fino a 11 mila! E la storia non finisce lì.

Auto elettriche e l’incendio nascosto

Infatti, se una volta spenta una vettura termica il ruolo del pompiere è concluso, per la vettura elettrica occorre una sorveglianza fino a 24 ore dopo l’episodio. La ragione sta nel fenomeno della “fuga termica”, nella quale una cella apparentemente domata può surriscaldare quelle vicine. In questi casi, i vigili del fuoco devono conficcare la lancia antincendio nel pacco batterie, ed evitare la fuoriuscita delle sostanze degli elettroliti, altamente inquinanti. Altro rischio è rappresentato dai cavi dell’alta tensione, che possono generare scosse mortali. Il problema è in parte risolto dai sistemi di diagnostica delle vetture, che in caso di malfunzionamenti scollegano automaticamente i connettori.

Riccardo Trullo
Riccardo Trullo
Aspirante giornalista sportivo e membro orgoglioso della famiglia Periodicodaily. La mia specialità è il motorsport, in particolare la MotoGP ed il panorama americano di NASCAR, IndyCar, IMSA. Non disdegno la F1, campionato che seguo da una vita. E già che ci sono, butto un occhio nel settore delle auto di serie.

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