La comunione al Presidente abortista si può dare? E’ ovvio che questo argomento, cioè la comunione agli abortisti è uno dei più infiammati e infiammabili presso le sacre stanze. Ma il dilemma non è di facile risoluzione. Quello che ancora impone la costituzione vaticana è un secco no. Ma la questione Biden potrebbe spaccare definitivamente la Chiesa? Creando così un precedente, che a questo punto sarebbe manna per i progressisti?
Comunione al Presidente abortista: punto di non ritorno?
La questione è abbastanza seplice: Bergoglio non si ritirerà dallo scontro. Il Papa, non farà nessuna marcia indietro e sicuramente metterà un freno alla Chiesa conservatrice. Seconto il NY Times, dal Vaticano sono arrivate le prime bordate ai vescovi statunitensi: “Non si può negare la comunione ai politici abortisti“. Questo è il primo vero scontro, e il Papa non si farà sfuggire la conquista di questo territorio. Ciò che si delinea, non è un semplice scontro di ruoli o riconoscimento dei ruoli. La comunione al Presidente abortista, se confermata, non solo metterà in ginocchio una parte della Chiesa americana, ma darà sostegno all’azione progressista di quella tedesca. Ovviamente a guidare la battaglia tra i cavilli della costituzione vaticana non c’è solo Bergoglio, ma anche tutte le organizzazioni non profit che ruotano intorno al mondo della Chiesa: quelle che chiedono libertà.
Donne conquistato il Vaticano Part. I
Una sola mossa sulla scacchiera del cambiamento
Basta una sola mossa sulla scacchiera del cambiamento, una di quelle che sembrano quasi inutili ma che in realtà cambiano il corso della partita. “L’interesse del Vaticano è che l’accesso all’Eucarestia non venga utilizzato come arma politica“, dice padre Antonio Spadaro, gesuita, consigliere autorevole e ascoltato di Papa Francesco. Capite la mossa? se la questione non è politica è di ordine spirituale, e se passa una modifica di ordine spirituale e morale, allora il castello cade. Quindi, anche tutti gli altri principi riguardanti tutte le altre dispute verrebbero meno, in quanto verrebbe meno l’aspetto iniziale cioè: l’imposizione. A questo punto la questione del libero arbitrio dventerebbe una manna, per la Chiesa progressista, che visti i tempi, potrebbe far forza sulla necessità dell’epoca attuale a discapito della carta vaticana. Biden o no Biden il Papa ha in mano una carta vincente per aprire definitivamente la breccia del rinnovamento.
