Stellantis e l’amministratore delegato Carlos Tavares sono finiti nel mirino delle critiche per lo stipendio del dirigente. I sindacati non hanno esitato nel definirlo “indecente e rivoltante”. Il compenso Tavares per il 2021 ha suscitato scalpore soprattutto in Francia. Phitrust, azionista di minoranza del Gruppo automobilistico, si è chiesto apertamente se si tratti di una retribuzione adeguata al ruolo ricoperto dall’imprenditore portoghese.
Qual è stato il compenso Tavares nel 2021?
In un comunicato stampa, Phitrust ha riportato che il compenso Tavares nel 2021 è stato di 19 milioni di euro. Il suo bonus annuale sarebbe stato pari a 7,5 milioni di euro. Inoltre, aggiungendo piani di azioni gratuite del valore di 32 milioni di euro e altre voci relative alla retribuzione, pare che l’amministratore delegato di Stellantis abbia guadagnato in totale 66 milioni di euro. A questo punto Phitrust si chiede: “Questa remunerazione, che è la più alta delle grandi società francesi, è giustificata per un soggetto che non è l’ideatore della società, ma ne è solo il manager e quindi non corre rischi o sanzioni pecuniarie e non si assume responsabilità personali, tanto più che la fusione dei due gruppi non è ancora completata?”.
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Il chiarimento di Stellantis
L’agenzia di stampa britannica ha contattato un portavoce di Stellantis per provare a far luce sulla questione relativa al compenso Tavares. La persona in questione ha definito “falsa” la stima di Phitrust che arriva a 66 milioni di euro perché si tratterebbe di una cifra basata su diversi elementi ipotetici negli emolumenti del CEO lusitano. Allo stesso tempo, però, è stata confermata la retribuzione di 19 milioni di euro.
I sindacati protestano
Le sigle sindacali francesi hanno immediatamente reagito al comunicato divulgato da Phitrust. Jean-Pierre Mercier, rappresentante del sindacato CGT, ha detto che il compenso Tavares è “indecente e rivoltante”. Altri rappresentanti sindacali in Europa hanno chiesto ai politici di introdurre dei provvedimenti per limitare gli stipendi dei dirigenti. Gabriel Attal, portavoce del governo francese che ha una partecipazione del 6,15% in Stallantis, ha ammesso alla stampa che le cifre non erano “normali” e ha aggiunto che c’è la necessità di varare una regolamentazione europea più specifica.