Quella del 17 agosto 1982 è una data memorabile per il settore dei supporti audio musicali. In questo giorno, infatti, viene realizzato per la prima volta un Compact Disc destinato alla vendita commerciale al pubblico. Si tratta di un momento a dir poco storico, poiché da quel momento i CD sarebbero diventati i leader incontrastati del mercato, andando a rimpiazzare le musicassette e i mangianastri. D’altronde, i numeri parlano chiaro: appena quattro anni dopo il debutto del primo supporto digitale si contano in tutto il mondo già 9 milioni di lettori CD. Nel 1991 le vendite riescono ad abbattere il muro del miliardo di pezzi acquistati dai consumatori, battendo i leggendari LP. Questo primato si conferma anche all’inizio del XXI secolo, infatti nel 2000 si registrano 3,5 miliardi di prodotti venduti: in media, un Compact Disc per ogni due abitanti della Terra.
Il primo Compact Disc per finalità commerciali viene realizzato dalla Philips in uno dei suoi stabilimenti in Germania. L’album scelto per quest’importante debutto è «The Visitors» degli ABBA. Anche in questo caso si tratta di un evento importante perché questo è stato l’ultimo lavoro discografico della band svedese che negli anni ha conquistato il successo in tutto il mondo.

Le origini del CD risalgono a qualche anno prima da una collaborazione avviata fra l’azienda olandese Philips e la giapponese Sony. Entrambe decidono di acquistare un brevetto depositato intorno agli Anni Settanta da T. Russel, un inventore americano che aveva lavorato ad un innovativo sistema per trasferire l’informazione binaria in una memoria ottica su disco. All’inizio, ovviamente, le due multinazionali si rendono conto che l’idea, seppur interessante, presenta diverse difficoltà di attuazione.
La nascita del Compact Disc: il primo album sul mercato è anche il «canto del cigno» degli ABBA
Philips e Sony, analizzando la scoperta di Russel, comprendono che il Compact Disc può immagazzinare dati superiori ai 600 megabyte, nonché più di un’ora di materiale musicale in formato digitale. Si tratta però di un supporto non adatto ai Personal Computer dell’epoca che posseggono una memoria che va da un minimo di 64 KB ad un massimo di 4 MB. Inoltre, i primi lettori laser per CD sono decisamente costosi, quindi sarebbero state poche le persone che avrebbero abbandonato il tradizionale mangianastri per comprare uno strumento decisamente al di fuori della portata economica di tutti.
Tuttavia, il progresso tecnologico degli Anni Ottanta permette di ovviare a queste problematiche. Infatti si cominciano a produrre numerosi formati fisici (più economici) che comprendono CD Audio, CD-Rom, CD-R/CD-RW, i Video CD e poi col tempo si arriva anche ai più evoluti DVD e Blu-ray Disc.
Superate le iniziali difficoltà, nella fabbrica tedesca della Philips si dà il via libera alla produzione del primo Compact Disc da dedicare alla vendita al pubblico. La scelta ricade su un album particolare, «The Visitors», che gli ABBA avevano già lanciato alla fine di novembre del 1981 e che è stata l’ultima fatica discografica del gruppo svedese prima dello scioglimento. Non a caso, questo disco è molto differente dai precedenti: le sonorità sono più cupe e i temi trattati sono più maturi e riflessivi.

Il gruppo, infatti, quando lavora all’album, sta attraversando una fase delicata nei rapporti interpersonali tra i componenti. Queste problematiche si rispecchiano nella stesura definitiva, ad esempio le crisi matrimoniali delle coppie vengono raccontate nei brani «One of Us» e «When all is said and done». Dopo l’approdo sul mercato, «The Visitors» non riesce a raggiungere le vette dei suoi predecessori, infatti viene ricordato come uno dei dischi più modesti degli ABBA.
17 agosto 1982: viene pubblicato il primo Compact Disc in ambito pop
Nonostante ciò, la band scandinava resterà per sempre nella storia anche per il primato ottenuto dal suo «canto del cigno». L’album, infatti, è il primo di sempre ad essere realizzato su Compact Disc e ad esordire nel passaggio dall’analogico al digitale. Le vendite non partono subito dopo il 17 agosto 1982, ma è necessario attendere ancora qualche mese perché mancano i lettori dei nuovi supporti audio per uso domestico. Ottobre è il periodo in cui viene avviata la commercializzazione. Da qui parte una vera e propria rivoluzione nel settore della musica, che farà dei CD delle vere e proprie icone dell’intero comparto.