Il comitato Nobel dovrebbe dimettersi a causa del conflitto in Tigray? La guerra in Etiopia è in corso da mesi. Migliaia di persone sono state uccise e ferite, donne e ragazze sono state stuprate dalle forze militari e più di 2 milioni di cittadini sono stati costretti a lasciare le loro case.
Quali sono le origini del conflitto di Tigray?
Per capire il motivo del conflitto in Tigray dobbiamo fare un passo indietro al 2018. Anno in cui il principale partito del Tigray, il Fronte Popolare di Liberazione del Tigray (TPLF), che ha sempre mantenuto un ruolo cardine nella regione, ha rifiutato la prospettiva di un partito unico a livello nazionale proposta dal Primo Ministro Abiy. Questo stato di tensione si è ulteriormente esasperato quando il Primo Ministro ha rimandato le elezioni nazionali a causa della pandemia, estendendo di fatto il proprio mandato. In risposta, il TPLF ha indetto elezioni regionali del tutto indipendenti dal processo politico nazionale, ricevendo dal governo una reazione durissima: le elezioni sono state dichiarate illegali e il Governo ha interrotto qualsiasi tipo di finanziamento alla regione del Tigray, spingendola in un duro stato di isolamento. Il risultato finale di questa escalation è stato lo scoppio del conflitto del 4 Novembre 2020.
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Qual è la situazione odierna?
A oggi, la situazione in Tigray è gravissima. Un’emergenza umanitaria che sta avendo un impatto devastante su un contesto già particolarmente difficile sul piano dell’accesso alle risorse, della sicurezza alimentare e della protezione. A tutto questo si sono sommate le conseguenze date dalla pandemia, che sta mettendo a repentaglio la salute della popolazione provata dell’assenza di medicinali, dispositivi medici adeguati, e dalla mancanza dei servizi igienici.
Il primo ministro del Tigray Premio Nobel della pace?
Il polverone nasce dal fatto che il Primo Ministro Aby, nel 2019 abbia ricevuto il Premio Nobel per la pace. “I membri del comitato hanno la responsabilità individuale di aver assegnato il premio per la pace 2019 ad Abiy Ahmed, accusato di aver condotto la guerra nel Tigray. I membri quindi dovrebbero dimettersi collettivamente dalle loro cariche onorevoli al comitato Nobel in segno di protesta”.
La giustificazione del comitato
Il comitato ha assegnato il Nobel al premier etiope “per i suoi sforzi per raggiungere la pace e la cooperazione internazionale, e in particolare per la sua iniziativa decisiva nel risolvere il conflitto di frontiera con la vicina Eritrea”.
