Passi avanti si stanno compiendo nell’ambito della proprietà intellettuale, proprio a distanza di pochi giorni dalla Giornata Mondiale Proprietà Intellettuale, celebrata lo scorso 26 aprile. La proprietà intellettuale, infatti, si pone per tutelare l’innovazione e la creatività, in termini di brevetti, marchi e segni distintivi. Così, la Commissione Europea ha proposto una revisione delle norme per supportare le piccole e medie imprese per far rendere al meglio le proprie invenzioni, attraverso le nuove tecnologie nell’ambito europeo, modificando le norme dei brevetti. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Cos’è la proprietà intellettuale?
Come tutelare un’idea? Con la proprietà intellettuale. Essa è l’insieme di norme e principi giuridici che tutelano prodotti e tecnologie brevettati, creati dall’ingegno e dall’idea dell’uomo. Nel dettaglio, le creazioni possono essere:
- invenzioni
- opere letterarie e artistiche
- disegni e simboli
- nomi e immagini.
Agli inventori si garantisce il diritto esclusivo dell’impiego delle loro creazioni.
Altresì, sono supportati da strumenti legali. Ciò per difendersi da eventuali abusi da parte dei non autorizzati. Infatti, la proprietà individuale rappresenta un ‘motore per la crescita economica, in quanto aiuta le aziende a trarre valori dai loro beni immateriali’.
Praticamente, consiste nell’essere padroni di un’idea o di un progetto. Può essere individuale o di gruppo. Può originare una teoria, trasformare un’iniziativa o realizzare un prodotto.
Diritto d’autore e copyright
La proprietà delle invenzioni si differenziano in:
- diritto d’autore, che tutela le opere artistiche o letterarie;
- copyright, che pone l’attenzione ai guadagni economici che derivano dal possesso dei diritti sul prodotto;
- proprietà industriale, che tutela marchi, brevetti e segni distintivi.
L’opera dell’ingegno, una volta ottenuto il riconoscimento di ‘proprietà intellettuale’, permette di garantire la proprietà dei guadagni che possano derivare dalla vendita e dalla diffusione dell’opera.
Tutela della proprietà intellettuale
Essa si tutela attraverso la dimostrazione della paternità dell’idea che è stata manifestata. Dunque, bisogna ‘registrare’ la paternità attraverso una procedura di deposito. Questa ha valore giuridico
perché è attestata da un professionista del settore.
Cosa accadrà il 1° giugno?
Dal 1° giugno entra in vigore la nuova normativa europea rispetto al sistema del brevetto unitario. I punti di riferimento sono le norme già esistenti di diritto internazionale e dell’Unione Europea della proprietà intellettuale.
L’obiettivo è rendere più efficiente il sistema dei brevetti attraverso un mercato non frammentario. In tal modo, gli inventori e i professionisti del settori possono tutelare l’innovazione, anche in situazioni di emergenza.
Punti focali
Questa nuova regolamentazione presenta dei punti focali, tra cui:
- brevetti standard essenziali;
- licenze obbligatorie dei brevetti a livello europeo;
- certificati complementari di protezione, per estendere la durata di un brevetto fino a cinque anni.
Violazione
La violazione del diritto di proprietà intellettuale consiste nella pirateria e nella contraffazione. Esse sono punite penalmente proprio perché illegali.
Pirateria
La pirateria rappresenta la riproduzione non autorizzata di opere protette da diritto d’autore. Ad esempio, film, libri e musica.
Contraffazione
Per contraffazione si intende la fabbricazione di merci contraffatte. Cioè riproduzioni di un prodotto originale, sul quale verrà apposto un marchio uguale a quello del prodotto originale.
La registrazione della proprietà intellettuale di un prodotto
Per difendere la proprietà intellettuale in Italia, si regista o deposita il brevetto presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi.
Innanzitutto, è necessario verificare che non ci sia un marchio registrato simile o uguale. Se si vuole registrare il marchio in tutto il territorio dell’Unione Europea, si può fare attraverso l’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO), che si trova ad Alicante, in Spagna.
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