Come rinnovare l’Impianto Elettrico: Fondamentali i Suggerimenti dell’Installatore di settore

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Sono molte le abitazioni in cui l’impianto elettrico non è stato posato a norma di legge. Questo perché le prime leggi realmente severe risalgono agli anni ’90, a cui è seguito il DM 37/2008, quello che di fatto obbliga a seguire alcune regole nella posa dell’impianto elettrico; queste sono ulteriormente precisate nella norma CEI 64-8. In abitazioni molto vecchie è importante intervenire sull’impianto elettrico o sostituirlo, per renderlo più sicuro per chi vive nell’edificio, anche nel caso in cui non siano previste altre ristrutturazioni sull’immobile.

Come si rinnova l’impianto elettrico

Occorre valutare la situazione
I consigli di un esperto

Chiaramente una valutazione attenta delle condizioni dell’impianto elettrico di un’abitazione porta alla scelta delle modalità più adatte al suo rinnovo. Nel caso di una vecchia abitazione, costruita prima degli anni ‘70/’80, è molto probabile che sia necessario riposizionare interamente l’impianto, creando lo spazio nei muri o all’esterno degli stessi. Se invece si decide di rinnovare l’impianto elettrico di un edificio già ristrutturato, o più moderno, è possibile che sia necessario soltanto sostituirne alcune componenti, dai cavi elettrici al quadro generale, o agli interruttori presenti in ogni stanza.

Gli impianti elettrici a Milano, ad esempio, possono differire molto a seconda della zona e dell’edificio in cui sono istallati, infatti, per questo motivo, è essenziale chiedere consiglio a un professionista del settore, anche perché l’installazione dovrà essere effettuata a norma di legge, così anche tutte la componentistica dovrà attenersi alle regolamentazioni di settore.

Il professionista ha l’obbligo non solo di effettuare il rinnovo seguendo le norme, ma anche di compilare una dichiarazione di conformità, da consegnare al cliente al termine del lavoro.

Più sicuro ma anche più comodo

Le opzioni oggi disponibili
La domotica

Durante il rinnovo o la sistemazione si ha la possibilità anche di rendere più comoda e confortevole l’abitazione. Questo perché oggi sono disponibili accessori per l’impianto elettrico che in passato non esistevano, sia dal punto di vista puramente estetico, sia per quanto riguarda la funzionalità. Si pensi ad esempio a tutti gli accessori domotici, che permettono di comandare la casa a distanza, o di collegare interruttori ed elettrometrici alla rete internet, per poterli gestire e monitorare da qualsiasi luogo. Non solo, in commercio sono disponibili placchette con decorazioni e colori alla moda, o anche prese USB per la ricarica del cellulare o altre tipologie di accessori e dispositivi. L’utilizzo di prodotti nuovi e l’implementazione di servizi aggiuntivi è sicuramente un’ottima opzione. Oltre al fatto che un nuovo impianto elettrico, realizzato a norma di legge, sarà anche più sicuro e la sua presenza eviterà alcune tipologie di incidenti che possono risultare particolarmente pericolosi.

Quando è obbligatorio un impianto a norma

Una casa in affitto
Come funziona

Nei fatti non esiste ad oggi l’obbligo di mettere a norma un impianto elettrico di una vecchia casa. È vero però che, come abbiamo già accennato, nel momento in cui si avvia la ristrutturazione di un vecchio impianto lo si dovrà rimodellare seguendo le norme vigenti. Allo stesso modo devono avere un impianto a norma tutti i nuovi edifici, così come quelli che sono passati da immobile abitativo a immobile commerciale, al momento dell’apertura al pubblico. In alcuni casi quando si desidera affittare una casa i nuovi inquilini potrebbero chiedere informazioni sullo stato dell’impianto elettrico: averne uno a norma consente a volte di ottenere un affitto maggiore.