giovedì, Aprile 25, 2024

Curare le ossa attraverso alcune regole d’oro

<<Mia piccola Amélie, lei non ha le ossa di vetro. Lei può scontrarsi con la vita>>, affermava uno dei protagonisti del film “il favoloso mondo di Amélie”. Le due cose sembrerebbero essere correlate fra di loro. Avere le ossa di vetro può significare scontrarsi maggiormente con la vita. Eppure sono molte le persone che presentano una salute ossea fragile. L’osteoporosi è una patologia che colpisce l’apparato scheletrico, rendendolo più vulnerabile. Sebbene le opinioni degli esperti inerenti alla prevenzione e alla cura della malattia siano mutate nel tempo, si tende ancora a considerarla come un “qualcosa che arriva con l’età”. Siamo sicuri che si così? Dovremmo ricordarci più spesso che curare le ossa significa prendersi cura di se stessi ad ampio raggio. E farlo non è così difficile, bastano alcuni accorgimenti.

Come si fa a curare le ossa?

Non è una novità. La chiave per mantenere una salute ossea ferra è il calcio. Un tempo si credeva che la fonte principale di questo metallo alcalino terroso fossero latte e latticini. In realtà, adesso sappiamo che questi alimenti vanno a consumare la massa ossea soprattutto se consumati in grandi quantità. Questo fenomeno è dovuto principalmente alla proteina caseina, presente appunto nel latte e nei suoi derivati. Se però da una parte abbiamo il problema, dall’altra possediamo la soluzione. Vi sono molti alimenti ricchi di calcio. Fra questi riecheggiano soprattutto le verdure a foglia verde, la frutta secca e i semi oleosi, le erbe aromatiche, la soia, gli agrumi, i legumi e molti altri cibi di origine vegetale. Vi è anche un altro elemento fondamentale per curare le ossa: la vitamina D. Di origine liposolubile, la vitamina D è assimilabile soprattutto dai raggi solari.

Tuttavia, è difficile riceverne in quantità adeguate. Ecco perché i medici tendono a consigliare un integratore apposito. La cosa migliore da fare è dunque chiedere informazioni a riguardo al proprio medico di base, al fine di muoversi al meglio. A proposito di movimento. Un’alimentazione sana non è l’unica regola d’oro per curare le ossa. E’ necessario mantenere il proprio organismo attivo. Liberiamoci della pigrizia. Anche perché non è obbligatorio trascorrere ore e ore in palestra per ottenere dei buoni risultati. Né correre a perdifiato ogni giorno. Esistono metodi più creativi per mantenersi in salute. Uno di questi è la danza. <<May I have this dance?>> <<Mi concedi questo ballo?>> cantano i Francis and the Lights. E’ una frase che si sente spesso pronunciare ai matrimoni. Eppure, non serve necessariamente un partner per muovere qualche passo di danza. Lo si può fare altresì nella propria stanza, dipingendo quella solitudine con un po’ di ritmo.

La parola agli esperti

<<Non tutti sono amanti della palestra e ballare può essere un modo utilissimo per mantenersi in forma. Ma serve prima di tutto consapevolezza, conoscenza: mio padre, anziano, non è mai stato informato dal medico di famiglia dell’opportunità di sottoporsi a una MOC. Ughetta, la mia sarta, ha quasi novant’anni e la schiena curva: non ha neppure lei idea di che cosa sia una MOC. È necessario parlarne, le persone devono sapere che cosa si può fare per la prevenzione>> Afferma Barbara De Rossi, attrice e conduttrice televisiva. Molti medici non possono che darle ragione. Sebbene i tempi stiano cambiando, purtroppo la disinformazione è ancora parte della nostra realtà. Spesso le cure e i metodi preventivi restano celati nell’ombra. E’ invece giusto fare luce su questo angolo buio, in modo che più persone possibili possano trarne beneficio. Se è vero che ogni singola persona debba essere adeguatamente curata e informata, è altrettanto vero che bisogna mantenere un occhio di riguardo per le categorie più fragili.

Per quanto riguarda la salute ossea, gli individui che hanno già subito una frattura meritano qualche attenzione in più. <<Dobbiamo garantire ai pazienti fratturati percorsi omogenei in tutto il Paese, che ora non ci sono ma che sono necessari per dare una risposta al bisogno di cura. Anche per questo è nata la Coalizione Frame, di cui fa parte Cittadinanzattiva assieme ad altre Associazioni di pazienti, Società scientifiche e Federazioni di medici: chiediamo che le fratture siano riconosciute come priorità, che si creino percorsi di diagnosi e cura adeguati. E stiamo anche cercando, attraverso un’indagine che coinvolge medici, pazienti e istituzioni di cui avremo a breve i risultati, di individuare proposte e soluzioni da condividere e portare avanti con le istituzioni stesse>> Spiega Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva. Un esempio di quanto i sanitari s’impegnino per il prossimo. Evitiamo dunque di affidarci a fonti inattendibili, prediligendo sempre e comunque il parere medico scientifico.

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