Colpo di Stato in Vaticano le eminenze si ribellano al Papa: fa propaganda con le unioni civili. Questo è il pensiero esploso nelle sacre stanze dove monsignori arrabbiati, accusano Francesco. Lo accusano di sparare frasi rivoluzionarie per “rabbonirsi” una parte della chiesa progressista e per cercare nuovi fedeli.
Vaticano si ribella al Papa: La rivolta è degli anti riformisti?
In realtà tutti hanno provato a fermarlo, a convincerlo di non fare una dichiarazione simile. Ma lui all’improvviso in quel docufilm spara la sua personale news: “si alle coppie gay la Chiesa li ama”, quindi il colpo di Stato in Vaticano. C’è una mail della direzione editoriale del Dicastero per la comunicazione che ordina di censurare. Nella mail è contenuto l’ordine di censurare tutta la dichiarazione del Papa.
La frase rivoluzionaria che fa scoppiare la rivoluzione
La mail è firmata da Massimiliano Menichetti, responsabile della Radio Vaticana, Vatican News e del Centro Editoriale Multimediale. Non siamo in possesso del testo completo ma parzialmente possiamo fornirlo. È evidente che dietro ci sono i vertici della Santa Sede, o almeno i vertici che gestiscono i media. “Buon giorno a tutti, in riferimento al clamore suscitato dal film ‘Francesco’ del regista russo Evgeny Afineevsky, per ora non usciamo con nessuna notizia, ne radio, ne web. Nulla anche sul film o la premiazione di oggi in Vaticano. È attivo un confronto per fronteggiare la crisi mediatica in atto“. Fa impressione come esternamente alle stanze papali ci sia una comunicazione di censura “non usciamo con nessuna notizia“. Questa è una situazione grave, dal punto di vista del diritto ecclesiastico in quanto si abbatte il dogma dell’infallibilità papale (18 luglio 1870).
Colpo di Stato in Vaticano: cos’è che in realtà non torna
Il più attivo è padre Spadaro che sembra mosso da fili ben abituati a gestire crisi di questo tipo. Come prima cosa, ai microfoni di Sat 2000, cerca di demolire la valenza del film “Francesco”, definendolo una serie di occasionali interviste. All’interno delle quali si possono trovare dichiarazioni già fatte in merito da Francesco e poi rientrate. Ma fa riferimento anche ad una intervista rilasciata ad una giornalista messicana, dove Bergoglio avrebbe appoggiato le coppie gay. Analizzando la citata intervista, rilasciata da Bergoglio nel 2019, e di cui Spadaro fa riferimento, non c’è traccia alcune di dichiarazione sulle unioni civili. Il colpo di Stato in Vaticano sembra in essere.
Come ragionare?
Noi tutti sappiamo benissimo, che un colpo di Stato parte principalmente dalla censura e dalla presa dei media. In questo caso abbiamo gli elementi utili all’azione sovversiva: la censura delle dichiarazioni, l’esercizio del potere mediatico, e i Gesuiti che gestiscono le notizie. A questo punto manca la dichiarazione di un governo Vaticano con una figura temporale controllata.