giovedì, Settembre 12, 2024

Coco Chanel crea la frangranza n. 5

Era l’estate 1920: Coco Chanel era desiderosa di creare una fragranza che identificasse la personalità della sua donna ideale, ma allo stesso tempo rappresentasse un senso di candido pulito.

Ereditato l’accostamento alle fragranze dalla mamma, lavandaia della Provenza, le era rimasto in mente quel profumo di pulito che ha il bucato asciugato al sole.

Sole e profumazioni di Provenza sono i tipici ingredienti per le fragranze che in questa zona di Francia costituiscono una caratteristica tipica.

L’antefatto

Dicevo, estate 1920. Coco Chanel era in vacanza in Costa Azzurra con il suo amante, il granduca Dimitri Pavlovich.

L’incontro con Ernest Beaux, profumiere raffinato di origine russa, avviò la ricerca di una profumazione rivoluzionaria.

Dopo due mesi di lavoro, il profumiere si recò così a Parigi da Coco per sottoporle dieci campioni, dal numero 1 al 5 e dal 20 al 24.

Lei scelse il 5… In realtà era un campione sbagliato, frutto di un errore da parte di un collaboratore di Beaux che aveva esagerato con la dose di aldeide.

Il successo

Incredibile, ma da un errore, come sovente accade, è nata la fragranza voluta da Coco Chanel.

Successo immediato, nel vero senso della parola. Pare infatti che, uscendo a pranzo con Beaux, Coco si fosse spruzzata un po’ della fragranza.

Nel ristorante le donne fecero a gara per conoscere questa nuova profumazione, desiderose di acquistarla.

Da quel momento il successo non si è mai interrotto. La confezione, molto sobria e raffinata nella sua semplicità, si è modificata di poco da quella bottiglietta solo un poco più arrotondata dell’attuale.

La confezione

In effetti, la confezione non subì troppe modifiche nel tempo, a differenza del suo tappo che si adattò ai tempi.

Dal tappo in vetro dell’origine, si passò nel 1924 a un tappo ottagonale.

Fino al 1970 le sue dimensioni divennero sempre più grosse, finchè dagli anni 80 si optò per una linea più sobria che poi permane tuttora.

E’ molto interessante lo studio che c’è dietro un semplice componente della confezione, eppure con una vita così mutevole, a conferma che tutto deve corrispondere al messaggio che la fragranza vuole trasmettere.

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