Cocktail creativi con la Coca Cola: eccone 5

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Sappiamo bene che l’esatta ricetta della Coca Cola è tenuta rigorosamente segreta. Ciò non toglie però che possiamo usarla per cocktail creativi.

Coca Cola e cocktail creativi, qualche idea?

Molti di questi ingredienti potranno sembrare assurdi o dai gusti completamente incompatibili con la bevanda in oggetto. Ma tentare nuovi accostamenti può essere un valore aggiunto: vediamone 5.


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Masala Coke

Il nome assegnatogli è questo, Masala Coke, e sembra sia una ricetta proveniente dall’India. Si tratta di Coca Cola arricchita da cumino, sale nero, succo di lime, coriandolo fresco e menta. Il sapore dolce della bevanda è contrapposto al salato del cumino e del sale, il succo di lime dona la giusta acidità, le erbe note erbacee. A scoprirla è stata la chef Cheetie Kumar.

Dolce e salato

Anche qui la chiave è il connubio tra dolce e salato. La Coca Cola naturalmente, ma insieme al succo di limone, allo sciroppo d’acero e alla salsa di soia. La preparazione è ugualmente particolare, se aggiungiamo ghiaccio tritato e una grattugiata di cannella.

Proteau ‘N’ Coke

È stato recentemente condiviso su Instagram dall’esperto di bevande John DeBary. Fondatore di una linea di bevande analcoliche botaniche chiamate Proteau, si tratta di un aperitivo “delizioso”, a suo dire. Il suo Ludlow Red, costituito da succo di more, aceto di fichi, liquirizia e radici di tarassaco con note di crisantemo, pepe nero, pepe rosa e ibisco. In parti uguali la Cherry Coke Zero, ma in mancanza di questa anche la Coca Cola classica.

Potenziato

Il barista Lainey Collum sostiene che rappresenti il “melting pot” di Houston. Caffè ghiacciato vietnamita, e naturalmente la Coca Cola. L’effetto è incredibile: dolce, cremoso, frizzante. Da provare.

Spike It

Veniamo adesso ad un abbinamento più classico, se vogliamo: sicuramente sapete com’è fatto un Cuba Libre, rum e Cola. Secondo il critico gastronomico Ryan Sutton la scelta vincente è eliminare il succo di lime, per evitare un’eccessiva acidità. Quanto al rum, consiglia il Barbancourt di otto anni: “È scuro, asciutto ma non secco, non ha il super funk che hanno alcuni rum agricoli e l’alcol non ti metterà ko”. Una bevanda, sempre secondo Sutton, per tutte le stagioni e per ogni momento.