Cleopatra: seduzione e potere della regina del Nilo

Ultima regina dell’antico Egitto nonché ultimo membro della dinastia tolemaica, la figura di Cleopatra esercita da sempre grande interesse. Conosciuta anche con il nome di Cleopatra Thea Philopatore o semplicemente come Cleopatra VII, la regina nacque ad Alessandria d’Egitto nel 69 a.C.. Figlia della relazione tra il faraone greco Tolomeo XII Neodioniso (detto Aulete) e una concubina, Cleopatra assunse il potere dopo la morte del padre, avvenuta nel 51 a.C.. Diciottenne, infatti, sposò il fratello Tolomeo XIII, di otto anni più piccolo di lei.

Cleopatra, non solo bellezza

Proverbiale è la grande bellezza che poteva vantare, o quantomeno il fascino seduttivo che sapientemente esercitare. A valorizzare la congenita bellezza di cui era dotata erano anche i trattamenti estetici cui si sottoponeva in modo regolare. Oltre al noto bagno nel latte, Cleopatra era maestra nel creare unguenti dolcissimiprofumi di varia natura, attraverso i quali curava la bellezza della propria pelle. Con alcune polveri, poi, sapeva valorizzare il proprio viso, truccandolo in modo da rendere il proprio sguardo irresistibile.

Plutarco scrive di lei: «La sua bellezza non era tale che potesse sbalordire chi la guardava; ma aveva maniere così leggiadre, tanta grazia ed eloquenza nel parlare, che la bellezza di lei, aiutata da queste cose, faceva invaghire tutti». La sua lingua era simile a uno strumento a corde. Senza bisogno di aiuto alcuno, Cleopatra era in grado di rispondere a Etiopi, Trogloditi, Ebrei, Arabi, Siriani, Medi e Parti. Si dice fosse poliglotta, mentre i suoi predecessori al trono dimostrarono un certo disinteresse verso le lingue dei diversi popoli con cui erano in costante contatto.

Rapporto con Cesare

Coltaraffinata e intelligente, Cleopatra visse nell’epoca della massima espansione di Roma. La Venere egiziana aveva come obiettivo quello di riportare in auge la grandezza del suo stato. Nel 48 a. C., però, a causa di un acre livore che la opponeva al fratello, Cleopatra venne allontanata dal palazzo reale. Decise così di rifugiarsi in Siria, dove iniziò ad allestire un proprio esercito.

Contestualmente si stava disputando la guerra civile tra Giulio Cesare e Pompeo. Nel 48 a.C. Cesare aveva sconfitto Pompeo a Farsalo. Quest’ultimo, così, insieme al figlio Sesto e alla moglie Cornelia, aveva ripiegato in Egitto, di cui aveva il ruolo di governatore. Tolomeo XIII, però, fece assassinare Pompeo dai propri cortigiani, verosimilmente per ingraziarsi Cesare e ottenerne i favori.

Approdato su suolo egizio, Cesare si impadronì presto del palazzo reale e operò in favore di una politica di riappacificazione fra Tolomeo XIII e la sorella Cleopatra. Questa, però, temendo un tradimento da parte del fratello, decise di fare immediato ritorno ad Alessandria. Qui, facendosi arrotolare in un tappeto, ordì quello che è considerato il suo capolavoro di seduzione. Il tappeto venne recato nella camera di Cesare. Venne così srotolato e Cleopatra, in tutto il suo splendore, apparve agli occhi del condottiero romano.

La regina implorò il suo aiuto parlandogli in latino. Le fonti riferiscono come Cesare rimase immediatamente folgorato dalla sua bellezza e ne fece la sua amante. Dall’unione tra Cesare e Cleopatra nacque nel 47 a.C. Tolomeo Cesare, detto Cesarione. Il bambino era utile a Cesare come garanzia del potere sull’Egitto. Contestualmente era utile anche a Cleopatra per suggellare il vincolo che lo legava a Cesare. In questo modo, infatti, Cleopatra ambiva a divenirne legittima moglie e imperatrice romana.

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