Cipresso del millennio: in Cile il bisnonno degli alberi

Uno studio ha stabilito a 5.484 anni l'età della pianta che è la più longeva vivente

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Cipresso del millennio
La pianta più longeva è un cipresso cileno (immagine di Deedster, Pixabay)

Il Parco nazionale Alerce Costero in Cile custodisce la pianta più longeva al mondo, il cipresso del millennio. Jonathan Barichivich ha analizzato un campione della pianta e ritiene che abbia più di 5mila anni. Le sue affermazioni sono confermate da metodi di valutazione dinamici.


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Come si presenta il cipresso del millennio?

L’albero chiamato anche “bisnonno” è un cipresso della Patagonia con un tronco del diametro di 4 metri. La corteccia è spessa, ma in certi punti non è presente, le radici sono profonde. Accanto alla pianta crescono altri arbusti. Alacerne milenario contribuisce al funzionamento dell’ecosistema del Parco e limita il rischio di frane e smottamenti.

La definizione dell’età della pianta

Il Dottor Jonathan Barichivich lavora al Laboratorio di Scienze climatiche e ambientali di Parigi e ha voluto datare la pianta. Pertanto nel 2020 ha prelevato un campione di nucleo dell’albero con un trapano a T. Poi si è avvalso della simulazione al computer e della randomizzazione per definire gli scenari di crescita dell’albero. Il metodo che ha impiegato gli ha permesso quindi di giungere alla conclusione che il cipresso millenario abbia 5.484 anni.

Il cipresso del millennio, la pianta vivente più longeva

Il sistema utilizzato suggerisce nell’80% di tutte le possibili traiettorie di crescita un’età dell’albero superiore a 5.000 anni. Quindi c’è il 20% di possibilità che l’albero sia più giovane. Lo studio di Barichivich porta quindi a indicare Alacerne milenario la pianta più antica vivente. Supera di secoli Pino bristlecone di 4.853 anni nel Great Basin National Park in Nevada chiamato Matusalemme. Il cipresso del millennio era considerato vecchio, ma non così longevo. Comunque, secondo alcuni studiosi le stime precedenti non erano precise. Infatti, erano probabilmente effettuate con strumenti di foratura che non avevano raggiunto in profondità il centro della pianta del Parco di Alerce Costero.