La Cina ha lanciato due missili nel Mar Cinese Meridionale come avvertimento contro le attività navali degli Stati Uniti
Il South China Morning Post ha riferito giovedì che Pechino ha lanciato due missili balistici a medio raggio. Uno dalla provincia del Qinghai e un altro dalla provincia di Zhejiang; in risposta alle attività aeree statunitensi che hanno violato la “no-fly zone”.
Mark Esper, capo della difesa degli Stati Uniti, ha detto che Pechino ha ripetutamente mancato di mantenere le promesse e di rispettare le leggi internazionali, mostrando i muscoli contro gli statunitensi in ogni loro attività.
La dinamica del lancio
Secondo quanto riferito dal giornale di Pechino, i due missili sono stati lanciati in direzione dell’area tra la provincia di Hainan e le contese Isole Paracel.
Un aereo spia U-2 statunitense sarebbe entrato martedì in una “no-fly zone” designata dai cinesi senza permesso; durante un’esercitazione navale condotta dalla Cina nel Mare di Bohai al largo della costa settentrionale.
In un post sui social media, Liu Xiaoming, ambasciatore cinese in Regno Unito, ha affermato che la mossa degli Stati Uniti “ha gravemente interrotto” i normali esercizi e le “attività di formazione” della Cina.
Zhao Lijian, portavoce del ministero degli Esteri cinese, ha invece descritto il sorvolo dell’aereo spia come “un azione provocatoria”; e ha esortato gli Stati Uniti a smettere di operare seguendo linee intimitadorie.
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