Cina e India: il conflitto a Sikkim continua

Cina e India si sono trovate in un nuovo scontro per il confine conteso. Per che cosa combattono i due paesi?

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tensioni in Siria

Mercoledì scorso, Cina e India si sono scontrate nuovamente nel Sikkim settentrionale. Entrambe le truppe hanno riportato feriti e l’esercito indiano liquida l’accaduto dicendo che si è trattato di un incidente “minore”. Questo conflitto è stato risolto, ma è solo l’ennesimo scontro per ottenere l’area di confine contesa.

Cosa è successo tra Cina e India?

Il terreno dello scontro è stato il Sikkim, uno stato indiano racchiuso tra Bhutan e Nepal. Mercoledì, una pattuglia cinese ha provato ad entrare nel territorio. In quel momento, le truppe indiane l’hanno costretta a tornare indietro a colpi di bastoni e pietre. Questopiccolo faccia a faccia“, come è stato definito dall’esercito indiano, è la prova che la tensione tra i due paesi è ancora molto alta. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian ha commentato: “Le truppe cinesi sono impegnate a sostenere la pace. L’India deve astenersi da azioni che potrebbero aggravare o complicare la situazione lungo il confine“. Lijian non ha fornito ulteriori dettagli sull’incidente. Tuttavia, il redattore del Global Times ha fatto sapere che “non c’era traccia di questo scontro nel registro di pattuglia della parte cinese“.

Il potere del Sikkim

Il Sikkim è una minuscola regione dell’Himalaya, che per decenni è stata al centro del conflitto tra Cina e India. Nel 1962 ha avuto inizio la loro guerra e cinque anni dopo il Sikkim è stato lo scenario della morte di centinaia di soldati. Ma perché Cina e India ci tengono così tanto al Sikkim? Per rispondere a questa domanda dobbiamo guardargli intorno. La regione si trova vicino a un altopiano chiamato Doklam in India e Donglang in Cina. Quell’altopiano è collegato al corridoio Siliguri, largo 20 km. Una strada perfetta per collegare sette stati nord-orientali all’India. Ma questo non è tutto. Il corridoio del Sikkim è l’unica area in cui l’India potrebbe rispondere a una possibile incursione cinese. Infatti, lungo tutta la frontiera himalayana questo è l’unico punto in cui le truppe indiane hanno un vantaggio territoriale.

Il conflitto tra Cina e India spiegato

Negli ultimi mesi, la tensione tra Cina e India è sempre più alta. I due paesi combattono per un confine conteso di 3.440 km mal definito. Lungo la linea ci sono fiumi, laghi, cime innevate e tutti questi elementi portano a un possibile cambiamento del confine. Un’eventualità che a sua volta causa un repentino faccia a faccia tra le due truppe. Tuttavia, c’è un altro elemento di tensione: la costruzione di infrastrutture. L’India ha costruito lungo la linea una nuova strada per una base aerea d’alta quota. L’infrastruttura indiana non è andata a genio alla Cina ed è una delle cause scatenanti dello scontro di giugno.

Le tensioni sono gravi?

Cina e India hanno fatto diversi colloqui militari, che non hanno portato a un gran risultato. Infatti, le tensioni tra le due parti stanno subendo una forte escalation, soprattutto nel 2020. Lo scontro combattuto a giugno nella Valle di Galwan è stato il primo a provocare delle morti dal 1975. Quel combattimento fu portato avanti con mazze appuntite, pietre e bastoni. Qualche mese dopo, l’India ha accusato la Cina di aver sparato dei colpi di pistola alle sue troppe. Se fosse vero, si tratterebbe di un caso eccezionale. C’è un motivo se le due parti combattono con armi “rudimentali”. Infatti, nel 1996 venne stipulato un accordo che vietava l’uso di armi da fuoco e di esplosivi vicino al confine.

Cina e India corrono per le infrastrutture

Lo scontro tra Cina e India lungo il confine non si combatte solo con le armi, ma anche con le infrastrutture. Entrambi i paesi hanno impiegato soldi e manodopera per numerosi costruzioni. Tra questi troviamo strade, collegamenti ferroviari, aeroporti hardware militari sempre più moderni. Ogni volta che uno dei due paesi costruisce qualcosa, l’altro lo interpreta come una mossa calcolata. Per questo motivo, ogni volta che vengono annunciati nuovi progetti esplode la tensione. Nell’estate del 2017, Cina e India si sono trovati di nuovo in una situazione di stallo. Il motivo dello scontro riguardava il tentativo della Cina di estendere una strada. Nel tempo, l’India ha ignorato le minacce cinesi, continuando a migliore le proprie infrastrutture. Di recente ha trasferito 12.000 lavoratori per costruire in Ladakh, Himachal Pradesh e Uttarakhand. Ognuna di queste aree confina con la Cina.

Il vantaggio cinese

Per anni l’India ha abbandonato le sue infrastrutture, ma ora qualcosa è cambiato. Infatti, la Cina ha acquisito un importante vantaggio logistico, costruendo strade e ferrovie nella regione. La posta in gioco cinese si è alzata nel 2016, da allora Pechino ha aumentato la connettività di tutte le aree confinati con l’India. Il nuovo progetto cinese riguarda un collegamento tra la strada Xinjiang-Tibet e l’autostrada nazionale G219. Come possiamo immaginare, il nuovo progetto si trova vicino a uno stato indiano: Arunachal Pradesh.


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