giovedì, Aprile 25, 2024

Ci vorrebbe l’amore: intervista a Vania Bello

Nel 2020 la pubblicazione di Ci vorrebbe l’amore, il libro di Vania Bello. Ecco, una raccolta poetica, dove l’autrice accompagna il lettore tra i sentimenti e la musica del cuore. Inoltre, un’opera dalle sfumature dell’animo umano, nell’espressione dei moti interiori. Un esempio di come i sogni possono diventare realtà, attraverso l’arte dello scrivere.

Ci vorrebbe l’amore: Vania Bello chi è?

La poetessa nasce a Varese nel 1972, luogo in cui vive fino alla maggiore età, poi il trasferimento in un paese della provincia. Durante le scuole medie, l’idea della professoressa della realizzazione di un libro di classe, con la scrittura di poesie per gli alunni. Da qui, il talento lirico di Vania, con il merito dell’insegnante.

In seguito, la passione per la poesia coinvolge nella vita l’autrice, con cui trova conforto nei momenti difficili. Nel corso del tempo, la collaborazione con una casa editrice ed il premio come poetessa contemporanea. Con Ci vorrebbe l’amore, un sogno per Vania Bello che diventa realtà e l’arte della scrittura poetica che accompagna l’autrice.

Ci vorrebbe l’amore: il pensiero dell’autrice

Attraverso la raccolta poetica Ci vorrebbe l’amore, Vania Bello abbraccia il desiderio di una vita, con il sogno di un proprio libro di poesie. A fronte di ciò, ogni lirica rappresenta la poetessa, nello specchio dell’anima. Inoltre, i ringraziamenti dell’autrice, a tutti coloro che hanno creduto in lei e l’hanno sostenuta nelle difficoltà. Da qui, la dedica del libro al marito, al suo idolo cantante Marco Masini ed alle persone a lei vicine da sempre.

Ci vorrebbe l’amore: recensione del libro

In una raccolta di poesie, la capacità dell’autrice di esaltare la purezza dei sentimenti, con la profondità dei versi liberi. Senza schemi fissi, l’espressione sciolta delle liriche come note musicali, nella stesura dei pensieri del cuore. Come la forma e struttura dei componimenti diventano al lettore, espressione interiore di scrittura poetica e musica – melodica da leggere ed ascoltare. Inoltre, delle esortazioni per ogni lirica sulle sensazioni, elementi essenziali per ascoltare sè stessi.

Attraverso la rima libera, Vania Bello pone in rilievo la personalità, nell’indole del proprio stile di vita. Durante la costruzione poetica dei testi, l’autrice in Ci vorrebbe l’amore segue la spontaneità, come guida per l’esecuzione delle sue opere. Inoltre, l’elaborazione dei componimenti distanzia dalle attese e la poetessa nell’ascolto dei moti interiori regala la forma e la rima ai pensieri. Tra i riferimenti letterari dell’autrice, ci sono Pablo Neruda ed Alda Merini.

Ci vorrebbe l’amore: poesia

Allo specchio

Passa il tempo e mi ritrovo davanti allo specchio a pensare… a quel passato tanto odiato!
Mi rifletto su di esso e davanti a me vedo una bambina, con il muso imbronciato e lo sguardo disperato, che non dà voce al suo dolore!
Quella bimba piena di rancore!
Per quella vita che già le stava stretta!
Non chiedeva balocchi!
Chiedeva solamente dolcezza e affetto!
Ecco che in un lampo il ricordo si affievolisce ed ora dinanzi a me in quello specchio c’è una donna, che ha percorso un lungo viaggio di rimorsi e dolore, ma arrivata a destinazione si lascia trasportare da un sentimento, quel dolce sentimento di amore tanto desiderato…

Ci vorrebbe l’amore: come si presenta Vania Bello ai lettori?

Nasco a Varese nel 1972 ed ho vissuto sino all’età di 18 anni, in un piccolo paese che si affaccia sul lago di Varese. Le mie prime ispirazioni iniziano all’età di tredici anni, in occasione di un compito in classe, sulla scrittura di una poesia. La mia professoressa leggendo la mia poesia, si accorse del mio talento poetico.

Ci vorrebbe l’amore: cosa rappresenta la poesia per lei?

Per me la poesia certamente è un’arte, ma io la definisco anche la mia vita in versi! In quanto, tutte le poesie che ho scritto nel mio libro, esprimono le esperienze positive e negative, che ho affrontato nella vita fino ad oggi.

Ci vorrebbe l’amore: quando incontra la scrittura?

Incontro la scrittura all’età di tredici anni, durante il componimento poetico, per una raccolta in un libro di classe ed è partito tutto da lì.

Ci vorrebbe l’amore: dove nasce la capacità lirica?

Inizialmente negli studi delle scuole medie, dopo avere eseguito un compito sulla poesia. Poi la capacità dello scrivere poesie è proseguita con il passare del tempo. Annotavo su di un quaderno, tutte le poesie che creavo, fino a partecipare alla realizzazione del libro.

Ci vorrebbe l’amore: che ruolo ha la scrittura nella sua vita?

Ha un ruolo fondamentale. Infatti, vi è una continua ispirazione, al punto da partecipare a molti concorsi letterari.

Ci vorrebbe l’amore: che viaggio percorre Vania Bello, nella poesia?

Da quando iniziai alle scuole medie fino ad ora, scrissi molte poesie ed alcune andarono anche perse. Ma poi, partecipai a dei concorsi poetici ed arrivai a scrivere il mio primo libro.

Ci vorrebbe l’amore: che influenza ha la ritmica poetica, nelle sue opere?

Ha un’influenza direi fondamentale, perché generalmente tutte le mie poesie sono in rima libera. Scrivendo in questo modo, mi risulta più facile e lo ritengo più spontaneo nell’esprimermi.

Ci vorrebbe l’amore: la poesia è una scelta oppure una condizione?

Direi più che altro, una dote intima dell’animo, perché fin dalla giovane età avevo questa vocazione.

Ci vorrebbe l’amore: la stesura di una poesia necessita di regole precise?

Nello scrivere poesie, si usano alcune regole precise, ma non nel mio caso. Io scrivo in stile libero, nelle ispirazioni suscitate dall’animo, o da cose che mi sono accadute nel momento dell’ispirazione poetica.

Ci vorrebbe l’amore: cosa esprime con la poesia?

Emozioni, sentimenti e tematiche riguardanti l’amore, perché quasi tutte le mie poesie esprimono i sentimenti e l’amore.

Ci vorrebbe l’amore: quali emozioni vive nella realizzazione delle sue opere?

Per la creazione delle mie liriche, ci metto tanto sentimento, essendo sensibile. Quando compongo una mia opera poetica le emozioni sono diverse. Le sensazioni cambiano, a seconda del momento che vivo, in cui realizzo le poesie.

Ci vorrebbe l’amore: la scrittura è un’espressione creativa. Come vive la sua arte?

Il mio modo di scrivere è spontaneo, ossia quando ho un’ispirazione poetica, non passo ore ed ore a scrivere e pensare. Ma scrivo di getto, in quanto questa è la mia espressione nella scrittura poetica.

Ci vorrebbe l’amore: quali tematiche affronta nelle sue opere? Perché?

I temi sono i sentimenti in generale e l’amore. Perché credo in questi valori della vita e mi piacerebbe trasmettere queste emozioni dell’animo a tutti, con il mio libro.

Ci vorrebbe l’amore: pensa che la scrittura ha un’utilità sociale?

Si, perché con la scrittura si possono diffondere i messaggi importanti all’umanità, come i valori in cui credo, di cui i sentimenti e l’amore.

Cosa prova quando rilegge le sue liriche?

Sono convinta che questi miei componimenti risultano semplici, forse non delle grandi opere di valore letterario, ma carichi di sentimenti, di amore e genuini, umili. Ed è per questo, che ho l’impressione che essi riescono ad arrivare più che altro, al cuore della gente.

Ci sono delle sue opere, che preferisce ad altre?

Per me sono tutte allo stesso livello, anche se una, la prediligo rispetto ad altre. Tra tutte, la poesia dal titolo “Allo specchio” mi rappresenta meglio tra mie liriche.

Ci sono autori attuali, dai quali trae ispirazione?

Direi di no, le mie poesie sono ispirate dalla mia vita. Tuttavia, ci sono autori che stimo e mi piacciono più di altri, come Pablo Neruda e Alda Merini.

Cosa pensa sulla poesia del 1700?

Per me rappresenta un periodo storico importante, in riferimento all’Arcadia, ovvero corrente poetica italiana del Settecento. Essa costituisce per diversi aspetti, l’espressione principale della poesia.

Quali messaggi vuole comunicare al pubblico?

Nel mondo in cui viviamo, ci vorrebbero più sentimenti e amore. A fronte di ciò, penso che non ci sia vita senza l’amore, in quanto unico vero pilastro dell’esistenza.

Ha in progetto una nuova opera?

Si, un libro con uno stile differente dal primo, con delle mie poesie, che non saranno le uniche protagoniste. Nel nuovo progetto, un libro che unisce alle liriche anche uno stile narrativo, in via di realizzazione tutt’oggi.  



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