giovedì, Aprile 25, 2024

Chopin svelato il terzo ritratto sconosciuto

Chopin: il terzo ritratto rivelato

Il fisico svizzero e conoscitore di Chopin Alain Kohler, già noto per aver scoperto in una casa privata tedesca un pianoforte Pleyel n°11265, che un tempo apparteneva a Frederic Chopin nella primavera 1844/45 quando abitava in Square d’Orleans a Parigi, ha fatto un’altra scoperta sensazionale. Kohler, insieme a Gilles Bencimon di Radio France Internationale, ha recentemente rivelato di aver scoperto una nuovo ritratto fotografico che ritrae il compositore, fino ad ora sconosciuto. I due sono giunti alla conclusione che è con ogni probabilità una riproduzione fotografica di un dagherrotipo di Chopin, finora sconosciuto. L’immagine fu infatti certamente presa intorno al 1847 nel conosciuto studio di Louis-Auguste Bisson e sarebbe solo il terzo ritratto fotografico noto del compositore.

I due dagherrotipi conosciuti

Prima foto scoperta, 1845

Dei due originali dagherrotipi di Chopin, smarriti durante la il secondo conflitto mondiale, in realtà conosciamo solo delle riproduzioni. Ritratto tra il 1840 e il 1845, il primo è di una qualità abbastanza scarsa. Il secondo, reso noto intorno al 1847 e universalmente noto, mostra il pianista psicologicamente tormentato e fisicamente segnato dalla malattia.

Chopin fisicamente segnato, foto 1849

La scoperta

Il ritratto di Chopin è stato scoperto per pura coincidenza, nella casa privata di un amante della musica. Nel mezzo di una chiaccherata, Kohler nota sulla parete l’immagine inquietante di un personaggio ancora abbastanza giovane, elegante e con una faccia sofferente. Kohler stabilisce in realtà immediatamente la connessione. Consapevole che l’immagine fosse sconosciuta all’iconografia legata a Chopin, convinse il suo proprietario ad autorizzarlo a farne una copia per poterla studiare più attentamente.

La certezza delle prove

Il ritratto rivelato da Kohler, 1847

Kohler contatta diversi specialisti in vari campi, con l’attiva assistenza di Gilles Bencimon, nel fare accurati confronti con altri ritratti del compositore. I due ricercatori giugono alla conclusione che ciò che hanno scoperto è con ogni probabilità una riproduzione fotografica di un dagherrotipo eseguita nel 1847 nello studio di Louis-Auguste Bisson, lo stesso che ha anche realizzato una delle altre due fotografie esistenti del compositore: infatti lo sfondo simile suggerisce che la foto sia stata scattata nello stesso studio.

L’analisi comparativa

Koheler e Bencimon effettuano confronti meticolosi simultanei con altri ritratti del compositore: fotografici, dipinti, disegnati e scolpiti. Gli elementi non lasciano dubbi: aspetto fisico, espressione, vestiti, e anche la decorazione sullo sfondo del ritratto, portano alla quasi certezza che questa è davvero un’immagine dello stesso Chopin!

Tratti caratteristici

Come l’altro dagherrotipo di Bisson infatti, questa nuova fotografia mostra un Chopin caratterizzato dalla malattia polmonare che lo affliggeva e dalla depressione. Chopin stesso non ha mai menzionato i ritratti in nessuna delle sue corrispondenze, ma la sua allieva Jane Stirling apparentemente sapeva di loro e scrisse alla sorella del compositore Ludwika Jedrzejewicz dopo la sua morte, chiarendo che nessuno dei due ritratti desse giustizia al compositore.

Il mistero irrisolto

Anche la versione originale di quello che potrebbe essere il terzo dagherrotipo rivelato di Chopin è scomparsa, come le altre due citate sopra. Nonostante i loro sforzi e dopo essersi consultati con varie persone e istituzioni competenti, Kohler e Bencimon non sono riusciti a rintracciare l’originale. Comunque sia resta, per i moltissimi appassionati, una scoperta strabiliante che continua a far crescere la voglia di poter approfondire questo argomento, lasciando la speranza, nel tempo, di poterne recuperare gli originali e perché no, ingrandire la raccolta che già inaspettatamente si è arricchita di uno spettacolare elemento che ci avvicina sempre di più ad una delle figure, nel panorama storico-musicale, più amate.

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