Oggi avrà inizio il G7, l’evento politico mondiale per eccellenza, che raduna i rappresentanti dei sette paesi più industrializzati del Globo: Stati Uniti, Canada, Giappone, Italia, Francia, Germania e Gran Bretagna. All’interno dell’esclusiva cornice di Taormina, culla della Magna Grecia e dell’odierno turismo siculo, i grandi della Terra affronteranno i caldi temi del nostro tempo: Terrorismo, Globalizzazione, Africa, Medio Oriente e Russia. L’internazionale convivio è stato preceduto da diffuse polemiche riguardo la preparazione e l’imponente apparato di sicurezza, il cui protocollo pare abbia previsto perfino il miracolo dirottamento degli sbarchi clandestini in altre località. Saranno ben 7000 uomini delle forze dell’ordine a garantire la sicurezza. Verranno adottate misure straordinarie, tra le quali il divieto degli ingressi in città, ad eccezione dei residenti, e delle barche nel tratto di mare di Taormina.
La scaletta prevede un programma così strutturato: Ore 11.30: Cerimonia inaugurale e foto di famiglia presso il suggestivo Teatro Greco, Dalle ore 12.30 alle 17.15: Sessione di lavoro G7 presso l’Hotel San Domenico. Alle ore 19, rientro al Teatro Greco per il Concerto dell’Orchestra Filarmonica della Scala. Alle ore 20 Cena dei leader, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella presso l’Hotel Timeo). Questo sarà l’evento conclusivo della giornata odierna. I lavori riprenderanno Sabato 27 alle ore 8.30 presso l’Hotel San Domenico con la Cerimonia di benvenuto ai Paesi invitati per la sessione “outreach” e alle Organizzazioni internazionali. A seguire, nel medesimo Hotel, dalle ore 9.15 alle 11.15 si terrà una sessione di lavoro “outreach” che si concluderà con una foto di gruppo. I lavori riprenderanno con un’altra sessione dalle Ore 11.45 –alle14.30. Per finire alle ore 15 il Presidente del Consiglio terrà una conferenza stampa del presidente del Consiglio, ed a seguire gli altri leader.
Come accennato in precedenza, molti sono i temi sul tavolo della discussione, ma con il contesto emozionale dell’attentato di Manchester, il terrorismo ritorna al centro dell’agenda. Da giorni si lavora ad un documento congiunto che ribadisca l’unità dei paesi nella lotta contro questa piaga dell’umanità.
Oggetto della discussione saranno anche le politiche industriali, il lavoro e la globalizzazione: ci sono distorsioni economiche da non sottovalutare, amplificate dalla crisi che ha investito il globo creando inquietanti squilibri di mercato. A tal riguardo , come visto sopra, nella giornata di sabato si terrà una sessione cosiddetta di “outreach” in cui sarà affrontato il rapporto con l’Africa. I paesi invitati sono 5: Tunisia, Niger, Nigeria, Kenya ed Etiopia. L’obiettivo è creare una prospettiva di lungo raggio che affronti l’immigrazione per individuarne le cause profonde e dall’altro possa promuovere lo sviluppo dell’Africa.
Si parlerà anche di parità di genere, con l’intento di stabilire linee guida per l’impiego delle donne, che ne contempli più ruoli nell’economia. Al centro del tavolo anche innovazione , il commercio e il clima. Con la consapevolezza che riguardo questi ultimi due argomenti, non tutti la pensano allo stesso modo
In tema di politica internazionale. Si affronterà il capitolo di Medio Oriente, con particolare riguardo alle crisi in Libia e in Siria: la situazione in Libia è centrale soprattutto per il suo profondo legame con il tema dell’immigrazione. E’ necessaria una stabilità politica dell’area per garantire un controllo più stretto dei flussi migratori. E questo non può essere garantito senza la collaborazione delle autorità locali. Verranno affrontati anche i rapporti con la Corea del Nord.
Sarà affrontata anche la situazione di Ucraina e Russia, con particolare attenzione sull’attuazione degli accordi di Minsk: il confronto tra i leader del G7 partirà dalla consapevolezza che non ci sono novità in materia di sanzioni e anzi ci sono delle diversità profonde sull’argomento tra i leader presenti a Taormina. La linea politica italiana, è quella di non rinunciare ai principi europei ma allo stesso tempo mantenere aperto il dialogo.
Per ultimo, una curiosità. Sarà il G7 degli “esordienti”: con Paolo Gentiloni, Donald Trump, Emmanuel Macron, Theresa May, sono quattro i rappresentanti che, seppur insediatisi sui rispettivi scranni in tempi diversi, sono accomunati dalla loro prima esperienza al summit. La decana della classe è Angela Merkel, alla sua dodicesima partecipazione, seguita da Shinzo Abe, alla sua quinta esperienza e dal 46enne canadese Justin Trudeau. Quest’ultimo, in carica da novembre 2015, è alla sua seconda apparizione e cede il ruolo di “mascotte” del gruppo all’appena 39enne Macron.
Marco Fini