giovedì, Aprile 25, 2024

Che cos’è il prediabete, l’intolleranza che colpisce tutti

Prediabete, che cos’è? un’intolleranza, comunemente conosciuta come “intolleranza al glucosio” che può colpire chiunque senza distinzione di età. Recenti studi dimostrerebbero infatti che, specialmente in questi ultimi anni, colpirebbe anche i più giovani. Errate abitudini alimentari combinate alla poca attività fisica si rivelano una pericolosa combo per questa tipologia di intolleranza. Ma, modificando queste cattive abitudini è dimostrato che almeno il 56% di coloro che accusano il disturbo possono recuperare quasi completamente dal prediabete.

Il prediabete non è diabete, ma è importante controllarlo

La spia d’allarme è sicuramente l’indice glicemico. Dai test, i valori riscontrati in questo stadio di intolleranza parrebbero sufficientemente bassi da scongiurare il diabete. Nonostante ciò indicano un’anomalia riscontrata nel metabolismo glucidico, altresì una cattiva capacità di assimilare il glucosio. Il nome prediabete in questo senso è usato per indicare una situazione ancora contenuta, che non è ancora sfociata nella patologia del diabete.


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Sapersi ascoltare è importante

Come molte altre patologie anche questa intolleranza manifesta dei sintomi. Segnali come l’aumento della sete, minzione frequente, fatica e vista alterata dovrebbero allertare. E’ importante infatti saperli riconoscere specialmente per i soggetti in sovrappeso, a rischio diabete o che soffrono di problemi cardiovascolari. Il fattore di rischio principale per il manifestarsi di questa patologia è sicuramente il sovrappeso, specialmente laddove l’eccesso adiposo sia concentrato a livello viscerale.

Che cos’è dunque il prediabete nello specifico?

Il termine prediabete o intolleranza glucidica sono la stessa, non una dichiarata malattia ma una condizione di forte rischio che può condurre alla patologia vera e propria. La definizione esatta del disturbo è Impaired Glucose Tolerance, siglato Igt. Un’alterata tolleranza al glucosio poiché indica dei valori glicemici compresi tra 140 e 200 mg/dl con assunzione di glicemia circa due ore prima allo svolgersi del test. E’ dunque importante mantenere uno stile di vita sano e regolare per scongiurare condizioni simili e nel caso contrario, se già colpiti, porre rimedio tempestivamente. L’aiuto di specialisti e nutrizionisti infatti potrebbe essere decisivo.

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