Ricorre oggi l’anniversario della nascita di Charlotte Brontë, scrittrice romantica dell’età vittoriana. Charlotte, ancora oggi, viene ricordata soprattutto per il suo romanzo Jane Eyre.
Charlotte Brontë: la vita nelle brughiere del nord dell’Inghilterra
Charlotte Brontë nacque il 21 aprile 1816 nello Yorkshire. Il padre, pastore protestante, fu un amante della letteratura e si cimentava anche nella scrittura. La madre, insegnante di religione, morì prematuramente, nel 1821, quando Charlotte aveva solo cinque anni. La Brontë visse gli anni della sua infanzia tra la nebbia e la pioggia del nord dell’Inghilterra ma sempre a stretto contatto con i suoi cinque fratelli: Maria ed Elizabeth, più grandi di lei, e Patrick, Emily e Anne, più piccoli. Le ultime due, Emily e Anne, condivisero con Charlotte l’amore per la scrittura. Le tre sorelle sono tuttora ricordate come le tre sorelle Brontë: autrici di importanti romanzi della storia della letteratura inglese e non solo: Jane Eyre, Cime Tempestose, La signora di Wildfell Hall, Agnes Grey.
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La Clergy Daughter’s School
Charlotte Brontë frequentò insieme alle sorelle Maria, Elizabeth e Emily la Clergy Daughter’s School di Cowan Bridge, una scuola per figlie di ecclesiastici. Quell’istituto presentava una realtà spaventosa: condizioni igieniche disumane, stanze fredde e umidissime, insegnanti repressivi. Quell’ambiente crudele causò la morte di Maria e Elizabeth e minò per sempre la salute della scrittrice e della sua sorellina Emily.
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Charlotte Brontë tra scrittura e insegnamento
Nel 1831 Charlotte s’iscrisse alla scuola di Miss Wooler di Roe Head e sempre qui intraprese la carriera di insegnante. In quell’anno iniziò a curare la passione per la scrittura insieme alle sorelle Emily e Anne e al fratello Patrick; i fratelli Brontë dunque, tra il 1832 e il 1835, trasformarono in capitoli da leggere quelli che fino a qualche tempo prima chiamavano solo giochi letterari. Dopo qualche anno la Brontë si recò a Bruxelles per studiare il francese e quando ritornò in Inghilterra iniziò a dare vita al progetto di scrivere, insieme con le sorelle, alcuni romanzi. Charlotte pubblicò Jane Eyre con lo pseudonimo di Currer Bell nel 1847, a questo seguirono Shirley e Villette. La scrittrice nel 1854 sposò il reverendo Nicholls ma morì l’anno successivo a causa di una tubercolosi in fase terminale.
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Jane Eyre, il romanzo di Charlotte Brontë
La notorietà di Charlotte Brontë è legata al suo romanzo Jane Eyre. Questo è senza dubbio un romanzo che ha segnato la letteratura romantica dell’Inghilterra. Jane Eyre è un romanzo certamente autobiografico: è l’opera in cui la Brontë ha proiettato le sue esperienze, le sue emozioni e i suoi sentimenti. I libri della scrittrice inglese rispecchiano il suo temperamento passionale e lo fanno nella lingua, nei temi e nelle trame. Jane Eyre racconta di una fanciulla, Jane, orfana, cresciuta tra le mura della casa di una zia “cattiva” e tra gli spazi angusti di un istituto scolastico dalla realtà crudele. La protagonista del romanzo tuttavia, con fatica e non senza angoscia, trova il suo posto nel mondo come istitutrice; si innamora di un fascinoso e misterioso Mr Rochester con cui vivrà un grande amore ma solo in seguito a rocambolesche peripezie e scelte combattute.
Che cosa ci lascia Jane Eyre? Ci lascia forti emozioni, purezza, giustizia. Jane ci dice di lottare nonostante la cattiveria del mondo. Sia Jane che Charlotte hanno ascoltato con attenzione la voce del cuore e hanno sempre creduto nel trionfo dell’autenticità del sentimento.