La Cgil ha deciso di intraprendere un’azione legale contro Deliveroo, in particolare l’accusa mossa dal sindacato è l’algoritmo dell’applicazione che pone in essere un modo scorretto e discriminatorio per tutte quelle persone che hanno problemi di salute, malattie o decidono di partecipare ad uno sciopero. La causa è stata incardinata dinanzi al Tribunale di Bologna, il sindacato accusa che l’algoritmo Frank mette in atto una vera e propria discriminazione nei confronti di una categoria di lavoratori, svantaggiandoli, dall’altra parte, una delle più grande multinazionali del food delivery non ci sta ribattendo che non esiste nulla di tutto ciò.
La prima udienza si terrà a gennaio 2020, si cita la nuova legge approvata dal precedente Governo sui rider, la legge 128/2019, il sindacato sostiene che l’algoritmo esclude tutti quei fattorini che non riescono ad essere disponibili in determinate aeree, se viene superato un certo numero di assenze, il sistema li esclude automaticamente.
Il sindacato è convinto che avviene una discriminazione da parte dell’algoritmo, l’azienda sostiene che non è così, l’algoritmo Frank cerca solo la posizione dei rider e il mezzo utilizzato per le consegne, non utilizza informazioni personali come sesso, età, nazionalità e velocità di consegna dei pasti.
La Cgil vuole ottenere il diritto per i rider di associarsi in attività sindacali, poter esercitare il diritto di sciopero, di malattia senza subire alcun ricatto o penalizzazioni durante le ore di lavoro.
