In tempi di limitazioni di movimento, la passione più condivisa e amata dagli italiani si è dimostrata essere, ancora una volta, la cucina. La maggior parte di noi si è dilettata nella preparazione di pizza, pasta, pane. Quest’anno a Natale, troveremo sicuramente, sulla tavola degli italiani, tante prelibatezze fatte a mano, e magari anche un centrotavola da gustare.
Centrotavola da gustare, una moda ritrovata?
Ultimamente sulle tavole, troviamo quasi sempre un centrotavola. Questo dovuto soprattutto al diffondersi di programmi televisivi che propongo decori e attenzioni sempre più minuziose verso gli ospiti e l’eleganza della tavola. Il centrotavola può ricordare le stagioni, fiori coloratissimi a primavera, conchiglie, piccole piante grasse o frutta in estate, composizioni di foglie rosse e castagne in autunno, candele e agrifoglio in inverno. A Natale non mancherà certo la fantasia, nel creare un centrotavola che ricordi la festa più sentita in famiglia. A Pasqua le uova colorate troneggeranno al centro della tavola. In occasione di un matrimonio i tavoli saranno addobbati in armonia con i colori e lo stile prescelto dagli sposi per il loro giorno più bello. Il centrotavola parla perché è segno del tono della serata: elegante, rustica, romantica. E racconta ai nostri commensali quanto siamo lieti di averli con noi e quanto ci teniamo al loro benessere e alla loro felicità.
Breve storia del centrotavola
Questa alzata, simile a un trofeo, arricchita da decorazioni a sbalzo ed a cesello, con putti, fiori, cariatidi, appartiene al gusto del decoro della tavola principesca inglese di metà del Settecento. L’épergne era di solito affiancata da due trofei, di minori dimensioni ma di identico stile, oppure da due statuine o cestelli in argento. Le più antiche composizioni risentono del gusto delle cineserie, apprezzato in Inghilterra in quell’epoca. Caratteristica dell’épergne è che i cestelli possono essere tolti dal loro sostegno, centrale e laterale, e distribuiti sulla tavola. Questo lo rende un elemento decorativo duttile, nell’utilizzo. Un’épergne può anche avere il posto per inserire candele e fungere così anche da candelabro e nei cestini si possono anche disporre fiori o frutta secca. In stile Impero sono state prodotte épergnes fastose, in bronzo patinato, in stile neoclassico, con cariatidi bronzee e con decori in argento cesellato e sbalzato. Alla fine dell’Ottocento furono prodotte eleganti épergnes in vetro soffiato, di gusto Liberty, ma con i cestelli fissi. Nei dipinti di natura morta, soprattutto inglesi, il centrotavola è talvolta presente come elemento decorativo, con i suoi cestelli o con cestello unico centrale con fiori e frutta.
Come dare vita a un centrotavola da gustare?
Tra tutti gli oggetti che vengono posti su una tavola apparecchiata, il centrotavola è sicuramente quello con minore utilità. Lo scopo è principalmente estetico. Ma per dargli una nuova finalità si può renderlo edibile. Un’idea originale per Natale, in attesa di iniziare il pranzo, come aperitivo o stuzzichino, o nel mentre come pane e per la fine come frutta o dolce già in tavola. Cliccando qui troverete la ricetta per un centrotavola da gustare insieme. E alcuni consigli per un Natale di stile. Buon appetito!