Tensioni nel centrodestra prima del summit di coalizione. Giorgia Meloni lancia un ultimatum: senza accordo sul premier non ha senso governare insieme. La replica di Salvini: “Chi avrà un voto in più avrà l’onore di indicare il premier”.
Centrodestra: scoppia la lite per la premiership
Giorgia Meloni, la leader di Fratelli d’Italia, è sempre più determinata a conquistare la leadership del centrodestra. “Se non dovessimo riuscire a metterci d’accordo non avrebbe senso andare al governo insieme”, ha affermato Meloni riferendosi alla premiership del centrodestra. “Confido che si vorranno confermare, anche per ragioni di tempo, regole che nel centrodestra hanno sempre funzionato, che noi abbiamo sempre rispettato e che non si capisce per quale ragione dovrebbero cambiare oggi”, ha aggiunto. La leader di Fratelli d’Italia ha poi detto che pensa che sarà una campagna elettorale “violentissima”. Ha però sottolineato che non si faranno intimidire. “Penso che la sinistra abbia bisogno di inventare una macchina di fango contro di noi, perché non può dire niente di concreto e di vero. Noi non abbiamo bisogno di inventare una macchina del fango contro di loro perché possiamo banalmente raccontare i disastri che hanno prodotto in Italia negli ultimi 10 anni al governo”, ha affermato Meloni.
Salvini replica a Meloni
Non si è fatta attendere la risposta di Matteo Salvini. “Lasciamo a sinistra litigi e divisioni: per quanto ci riguarda, siamo pronti a ragionare con gli alleati sul programma di governo partendo da tasse, lavoro, immigrazione e ambiente. Chi avrà un voto in più, avrà l’onore e l’onere di indicare il premier”, ha detto il leader della Lega.
Cosa ne pensa Berlusconi?
Anche Silvio Berlusconi esprime la sua opinione sul possibile candidato premier. “La scelta del candidato premier interno al centrodestra è un tema che non mi appassiona. Non mi sembra che a sinistra abbiano indicato alcun candidato. Agli italiani interessano le nostre proposte per uscire dalla crisi, per dare speranze ai giovani e sicurezza agli anziani, per ridurre le tasse e creare occupazione, per tagliare la burocrazia, per difendere l’ambiente”, ha affermato Berlusconi.
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