Un rapporto pubblicato da Carbon Tracker, un think tank con sede a Londra, afferma che i nuovi progetti di centrali a carbone asiatiche minacciano gli obiettivi per combattere il cambiamento climatico. Secondo il rapporto, Cina, India, Giappone e Vietnam stanno progettando di costruire più di 600 centrali a carbone.
Centrali a carbone asiatiche stanno minacciando gli obiettivi climatici?
Secondo un nuovo rapporto, cinque paesi asiatici posseggono l’80% delle nuove centrali elettriche a carbone nel mondo. Queste centrali starebbero minacciando gli obiettivi per combattere la crisi del cambiamento climatico. Il rapporto di Carbon Tracker afferma che Cina, India, Giappone e Vietnam stanno progettando di costruire più di 600 centrali a carbone. Il rapporto sottolinea che tali progetti vengono portati avanti nonostante la disponibilità di energie rinnovabili più economiche e minacciano gli sforzi per raggiungere l’obiettivo dell’accordo sul clima di Parigi di limitare il riscaldamento a 1,5 gradi.  Catharina Hillenbrand Von Der Neyen, capo della ricerca di Carbon Tracker, ha affermato: “Queste ultimi progetti dell’energia a carbone stanno andando controcorrente, quando le rinnovabili offrono una soluzione più economica che supporta gli obiettivi climatici globali. Gli investitori dovrebbero evitare nuovi progetti di carbone”.
Quali Paesi stanno progettando nuove centrali?
Secondo Carbon Tracker, la Cina, il più grande consumatore mondiale di carbone ed emettitore di gas serra, è in cima alla lista dei paesi che progettano nuove centrali a carbone. Il gruppo di esperti ha affermato che Pechino ha 368 centrali elettriche in cantiere. Questo nonostante l’impegno del presidente Xi Jinping secondo cui la Cina diventerà carbon neutral entro il 2060. L’India, il secondo più grande consumatore di carbone, sta progettando 92 impianti. L’Indonesia sta invece progettando 107 nuovi impianti, il Vietnam 41 e il Giappone 14, secondo quanto ha affermato. Il rapporto alla fine afferma che nonostante le preoccupazioni sul clima, i governi continuano a perseguire progetti sul carbone. I motivi vanno dalle pressioni, agli sforzi per sostenere l’industria e alle preoccupazioni sulla sicurezza dell’approvvigionamento elettrico.
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