Un’altra fase eruttiva, la sesta dall’inizio dell’anno, è in corso sull’Etna con l’emissione di fontane di lava e cenere dal nuovo cratere di Sud-Est.
L’attività è stata preceduta da una fase stromboliana cominciata la notte scorsa e che secondo gli esperti dell’Ingv di Catania ha le stesse caratteristiche di quelle che l’hanno preceduta. La cenere lavica, sospinta dal vento verso Est, al momento non crea problemi all’aeroporto di Fontanarossa che resta pienamente operativo.
Una graduale intensificazione dell’attività esplosiva è stata riscontrata nel cratere di Sud-Est dell’Etna. A rilevarlo l’Osservatorio etneo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Dalle bocche orientale del cratere è continuata l’attività mentre sono state registrate anche sporadiche e a volte violente esplosioni alla ‘bocca della sella’.
Inoltre, è proseguita l’attività esplosiva intra craterica nei crateri Bocca nuova, Voragine e di Nord-Est. L’ampiezza media del tremore vulcanico aveva già mostrato dalle prime ore della passata giornata una tendenza all’incremento. Poi un incremento più significativo: l’ampiezza ha raggiunto valori elevati.
Al momento non sono segnalate problematiche alla popolazione e all’ambiente, perché la sorgente del tremore risulta localizzata al di sotto del Cratere di Sud-Est, alla profondità di circa 2900 metri.
il Vulcano resta comunque sotto osservazione dagli organi competenti. Boati ed esplosioni sull’Etna.