La più alta corte di Francia ha stabilito un’assoluzione dei vigili del fuoco dalle accuse di violenza sessuale nell’ambito del cosiddetto caso Julie. I vigili erano accusati di aver violentato tra il 2008 e il 2010 una ragazza, che all’epoca dei fatti aveva tra i 13 e i 15 anni. La decisione della corte ha scatenato un’ondata di proteste in tutta la Francia.
Caso Julie: a cosa si deve l’assoluzione dei vigili?
I vigili del fuoco coinvolti nell’ambito del cosiddetto caso Julie non saranno condannati con l’accusa di violenza sessuale. È quanto emerge dalla decisione della più alta corte francese. Secondo le regole del tribunale nazionale, infatti, chiunque si trovi in una posizione di autorità abbia rapporti con una persona minorenne. Tuttavia, per presentare un’accusa di violenza sessuale la vittima deve essere in grado di dimostrare di essere stata oggetto di costrizione o coazione. Una donna nota con il nome di Julie aveva accusato di essere stata vittima di violenze sessuali da parte di alcuni vigili del fuoco. I fatti sarebbero avvenuti dal 2008 al 2010, quando la donna era una ragazza tra i 13 e i 15 anni.
I legali della parte lesa contro la decisione del tribunale
La Cour de Cassation ha respinto mercoledì l’appello del team legale della parte lesa, poiché non è dimostrabile che gli imputati abbiano fatto uso del cosiddetto “vincolo morale”. Gli avvocati di Julie hanno dichiarato che la famiglia della donna intende presentare il caso alla Corte Europea dei Diritti Umani.
In una dichiarazione degli avvocati è scritto: “La Cour de Cassation aveva molte altre opzioni…avrebbe potuto sostenere la necessità di valutare il consenso della vittima come minore vulnerabile in uno stato di grande disagio psicologico. Potrebbe anche aver preso in considerazione la realtà dei fatti e la realtà di ciò che ha sofferto Julie. Avrebbero dovuto dare un giudizio basato sul comportamento e sulle azioni dei vigili del fuoco accusati, tutti adulti che hanno trattato Julie come un oggetto sessuale”. Il tribunale ha comunque deciso di accogliere con favore la richiesta della parte lesa di indagare i vigili per “corruzione di minorenne”.
