Caso Consip: Capitano del Noe indagato per aver falsificato le intercettazioni contro Tiziano Renzi

Il capitano Scafarto avrebbe attribuito la frase intercettata su Tiziano Renzi a Romeo invece che a Bocchino

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Il capitano del Noe Giampaolo Scafarto è indagato dalla procura di Roma per aver falsificato alcuni atti alla base dell’indagine sul caso Consip. Scafarto è accusato di aver falsato l’intercettazione su un presunto incontro tra Alfredo Romeo e Tiziano Renzi, padre dell’ex premier. Interrogato ieri Scafarto si è avvalso della facoltà di non rispondere. L’ufficiale è ora indagato per falso materiale e ideologico.

Nell’informativa alla base dell’inchiesta sulle presunte tangenti, il capitano del Noe avrebbe attribuito ad Alfredo Romeo, ora in carcere per corruzione, una frase intercettata: “…Renzi l’ultima volta che l’ho incontrato”. Secondo Scafarto questa sarebbe stata la prova dell’incontro avvenuto tra Romeo e Tiziano Renzi.

Riascoltando la registrazione, i magistrati hanno scoperto però che a pronunciare la frase incriminata fu Italo Bocchino, ex parlamentare e consulente di Romeo. E’ lo stesso Bocchino a precisare : “…mi riferivo presumibilmente a Matteo Renzi, incrociato in un dibattitotelevisivo. Il padre, invece, non l’ho mai visto”. Cadrebbe quindi la tesi dell’incontro avvenuto per pilotare gli appalti Consip.

Le false dichiarazioni di Scarfato però non si limiterebbero solo a questo. Sempre nell’informativa si legge che il capitano dei carabinieri ora indagato e alcuni suoi colleghi, nel corso dell’indagine nutrivano il “ragionevole sospetto” di ricevere attenzioni dai servizi segreti. Durante il recupero nelle discariche dei “pizzini” su cui sarebbero state annotate le tangenti, i carabinieri si sentivano pedinati. Una persona controllava le loro targhe e per questo gli uomini dell’Arma la fotografarono. Si trattava in realtà di un abitante della zona, ma il capitano Scarfato decise di omettere scientemente nella sua informativa questo importante particolare.

Immediata la reazione di Matteo Renzi, che commenta la svolta nelle indagini ai microfoni del programma televisivo Porta a Porta: “È molto strano quello sta avvenendo ma ho totale fiducia nella magistratura. Non abbiamo nulla da nascondere. Sarebbe facile per me venire qui oggi e dire, essendo in corso un’indagine per falso, ‘avete visto…’, niente di tutto questo, chiedo come cittadino che tutti abbiano totale fiducia nella magistratura e lo dico oggi che è più facile di due mesi fa perché credo che la verità venga sempre a galla”.