Un nuovo polo museale, culturale e naturalistico ai piedi del vulcano siciliano, oggi meta scientifico-didattica delle scolaresche siciliane e attrazione per i turisti. Il Museo dell’Etna di Viagrande si arricchisce di uno spazio dopo la recente annessione di Casa delle Farfalle. Prende così forma un’unica grande location di oltre 2mila metri quadrati all’insegna della sostenibilità ambientale.
Nuova colata lavica dell’Etna nella Valle del Bove
Quali realtà hanno partecipato al progetto che mette in collegamento Museo dell’Etna e Casa delle Farfalle?
Ettore Barbagallo, Presidente Amici della Terra e fondatore del progetto parla dell’iniziativa. «Nasce dalla collaborazione tra il nostro sodalizio e le istituzioni scientifiche locali tra cui Parco dell’Etna, Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Hanno partecipato anche Protezione civile e Università degli studi di Catania. Il Museo dei vulcani più grande d’Italia presenta gigantografie, simulazioni di colate laviche, modelli e filmati 3D, simulatori di terremoti e grotte di scorrimento lavico. Offre un’opportunità unica per entrare nel vivo delle eruzioni, trattando sia gli aspetti naturalistici, sia quelli storici ed etnoantropologici». Quindi un vero e proprio viaggio al centro della Terra col supporto di esperti e specialisti, in un’area espositiva dov’è presente anche un’intera sezione del lavoro svolto dai vulcanologi. Mostra anche le tecniche di monitoraggio dell’Etna, «patrimonio di biodiversità da divulgare, promuovere e tutelare».
La Casa delle Farfalle
La vera novità è l’innesto di uno spazio dedicato alle farfalle. Una grande serra tropicale dove centinaia di esemplari, tra i più belli e straordinari del mondo, volano liberamente per farsi ammirare. Un luogo che oltre a offrire un viaggio emozionale, consente a grandi e piccoli di comprendere l’importanza della tutela degli habitat. Rientra nel progetto di ricerca sull’Aurora dell’Etna, bellissima farfallina siciliana a rischio di estinzione.
Il mondo delle api
Gli “eco-progetti” di Amici della Terra sono molteplici e trasversali, come illustra il Presidente dell’associazione. «In stretta correlazione con le farfalle c’è anche il mondo delle api insetti impollinatori da cui dipende il 70% del nostro cibo. All’interno del museo è allestita una sezione dedicata alle Api Nere Sicule, razza rischio di estinzione il cui miele è particolarmente ricco di nutrienti e antiossidanti. Nell’apiario didattico con le arnie e gli strumenti dell’apicoltore si potrà osservare da vicino una alveare in piena sicurezza, assaggiandone il prodotto. Un percorso che permette di addentrarsi nel fantastico mondo delle api apprezzandone il prezioso ruolo ambientale».
La mostra Colori della Natura
Barbagallo spiega l’allestimento della Camera delle Farfalle. «Durante la visita è offerto un focus tematico sul ruolo ambientale degli insetti impollinatori. Le aule didattiche introducono il mondo dei lepidotteri e la mostra sui “Colori della Natura” arricchisce il percorso con i disegni sulle ali. All’interno della grande voliera, appena ristrutturata e dotata di nuove tecnologie per garantire la migliore condizione di vita agli olometaboli, si possono osservare da vicino alcune specie. Ci sono: farfalla civetta, falena cobra o farfalla foglia, Morpho, azzurra tra le più belle al mondo e Greta con ali trasparenti che ingannano i predatori».
Immagine da cartella stampa.