giovedì, Aprile 18, 2024

Carlo Giuliani: moriva il 20 luglio durante il G8 del 2001

Dal 19 fino al 22 luglio si svolse a Genova il G8 2001. Come sappiamo i fatti sono passati alla storia per i tumulti violenti che ne seguirono e per la conseguente morte di un manifestante: Carlo Giuliani. In questa occasione i dissensi furono guidati dai movimenti no-global, con cui si intende delle organizzazioni assolutamente non governative principalmente contro il governo economico liberista.

Tra loro c’era anche Carlo Giuliani, ragazzo romano che nel 2001 aveva appena 23 anni. Nel giornalismo d’inchiesta il caso Giuliani è stato accuratamente studiato poiché i fatti hanno causato una serie di inchieste e ricorsi.

I servizi segreti avevano già lanciato l’allarme di un possibile scontro e il summit era stato anticipato da dei mesi di tensione. I giornalisti Beppe Cremagnani, Enrico Deaglio e Mario Portanova si occuparono di ricostruire gli eventi attraverso foto, video, documenti giudiziari, interviste a persone che erano là. Il primo fatto rilevante fu che ad essere attaccati dalle forze dell’ordine non furono i black block ma i manifestanti pacifisti.

In Piazza Alimonda, luogo della morte di Giuliani, era presente una Land Rover Defender, con a bordo tre carabinieri. Il veicolo verrà preso d’assalto da alcuni manifestanti, tra cui Giuliani. Secondo le ricostruzioni e i video il ragazzo, con il volto coperto da un passamontagna, aveva sollevato un estintore nel tentativo di scagliarlo contro la vettura. A quel punto il carabiniere Mario Placanica sparò due colpi dopo aver incitato i manifestanti a disperdersi. Uno dei due colpi prese Giuliani allo zigomo. I filmati mostrano anche che il Defender, nel tentativo di allontanarsi, passò sopra il corpo del ragazzo ben due volte.

lapide commemorativa , Genova

La procura di Genova nel 2001 aprì un’inchiesta contro Placanica e Filippo Cavataio, il carabiniere che guidava la Defender. In seguito alla richiesta di archiviazione da parte del PM Franz, la famiglia Giuliani presentò ricorso. Nel 2003 il GIP Daloiso prosciolse gli imputati: l’abuso di potere non sarebbe sopraggiunto in quanto i fatti si sono verificati per legittima difesa. La sentenza viene confermata nel 2009 con l’aggiunta di un risarcimento di 40.000 euro ai familiari di Giuliani da parte dello Stato italiano.

Nel 2010 il ricorso della famiglia e dello Stato è stato approvato: nel 2011 lo Stato viene completamente assolto da ogni colpa nonostante le critiche per la gestione e la sicurezza.

La sicurezza, soprattutto considerando i tumulti che, come abbiamo detto, avevano preceduto il G8, dovevano essere più marcati, più attenti, forse così non è stato.

Silvia Sini
Silvia Sini
Neo-laureata in Editoria e Scrittura, clowndottore, capo scout.

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