Carlo Calenda: costruire il paese della prossima generazione

0
526
Quando un politico si arrampica sugli specchi

Tra poco più di un anno si andrà al voto. Ma non è solo questo che preoccupa Carlo Calenda. Il paese ha bisogno do essere “risistemato”.

Società uguaglianza ed educazione

Azione, propone una politica che istituisca il proprio fulcro in donne, bambini e giovani. Calenda afferma come “l’arretratezza italiana” non riguardi solo la produttività, l’investimento o l’economia.

  • Investire sull’istruzione dei bambini. La prima proposta dettata da Azione, risulta quella di prendersi cura del bambino nei suoi primi passi all’interno dell’istituzione scolastica. Aumentare quindi le strutture d’infanzia e la qualità dei servizi. Ampliare il personale con giovani laureati capaci di introdurre il bambino all’istruzione della prima infanzia.
  • Donare autonomia economica nella formazione dei giovani. In iItalia, i cosiddetti Neet (Neither in Employment or in Education or Training) sono oltre due milioni ed hanno un’età compresa tra i 16 ed i 29 anni. Vengono chiamati così dall’acronimo inglese coloro che non studiano più e non lavorano; se lavorano sono precari e sottopagati. Attraverso 24 miliardi di euro, garantire la loro autonomia politica ed economica. Evitando nel contempo che i giovani non diventino Neet attraverso un’adeguata istruzione.
  • Le disuguaglianze fra uomo e donna da risanare. Esistono radici profonde e convinzioni da sviscerare sulle disuguaglianze fra uomo e donna. Ci sono troppe poche donne ai vertici e sul mercato del lavoro. È necessario partire dalle basi scolastiche per sradicare gli stereotipi che hanno coinvolto le donne per anni. Una possibile soluzione potrebbe essere istituire un congedo genitoriale paritario.

Toscana: Beppe Grillo istituisce un nuovo M5S


L’importanza di investire su giovani, donne e bambini.

Il periodo del bambino che va da 0 ai 5 anni risulta molto importante al fine di sviluppare capacità non cognitive ( fiducia, autostima) ma altrettanto si mostrano le disuguaglianze fra bambini cresciuti in ambienti sicuri e altri in ambienti instabili. Secondo Calenda tocca allo Stato intervenire sulla Prima Infanzia ed attuare un piano educativo per ristabilire la parità.

  • Aumentare strutture di prima infanzia.
  • Migliorare la qualità dei servizi inserendo un maggior numero di laureati nelle strutture.
  • incentivare le famiglie per stimolare le domande agli Asili.

Per quel che concerne i giovani, i Neet, hanno un rischio di depressione e suicidio più alto degli altri. Hanno difficoltà ad emanciparsi. Sono stati etichettati come “fannulloni” ma nessuno ha mai affrontato il reale problema.

  • Rendere i Neet autonomi e creare percorsi formativi online che li inseriscano, attraverso l’acquisizione di studi mancanti, nel mercato del lavoro.
  • Sgravi per assunzioni ed un supporto digitale per ricercare il lavoro.
  • Evitare, attraverso un piano ben strutturato scolastico, creando un nuovo piano di formazione, che i giovani di domani diventino dei Neet.

Il discorso donna risulta ben più complesso da affrontare, sopratutto perché fin dalla prima infanzia viene proposto un modello prettamente femminile da seguire. Non ci sorprende infatti che le donne iscritte alle facoltà Stem ( scienze, tecnologia, ingegneria e matematica) siano davvero poche.

  • Istituire congedi genitoriali per equiparare uomo e donna, il datore di lavoro non potrà preferire un uomo ad una donna.
  • Eliminare la fiscalità differenziata in modo che non si preferisca far lavorare un uomo.
  • Riconoscere le differenze salariali e combatterle.
  • Introdurre corsi di educazione sessuale che inducano a nozioni di parità di genere su tutto il territorio italiano.