Il World Food Programme (WFP) ha riferito che nel mondo 41 milioni di persone sono a rischio carestia. Secondo un rapporto, nel 2020 Sudan, Etiopia e Sud Sudan sono stati tra i 10 paesi con le peggiori crisi alimentari. Ma anche lo Stato etiope del Tigray, dove la guerra sta creando una grave insicurezza alimentare per oltre 4 milioni di persone. L’Agenzia Onu sottolinea che conflitti, cambiamenti climatici e shock economici hanno portato all’aumento della fame, ma quest’anno le pressioni sulla sicurezza alimentare sono state aggravate dall’aumento dei prezzi degli alimenti di base. Il WFP afferma che occorrono ulteriori finanziamenti per scongiurare una catastrofe.
La carestia aumenta nel mondo?
Il World Food Programme (WFP) ha affermato che, senza finanziamenti urgenti per scongiurare una catastrofe, la carestia – già presente in quattro Paesi – potrebbe diventare una realtà per milioni di persone in tutto il mondo. Secondo il direttore del WFP, 41 milioni di persone sono a rischio carestia. Un recente rapporto mostra che già 584 mila persone vivono in condizioni simili alla carestia in Etiopia, Madagascar, Sud Sudan e Yemen. Inoltre, secondo il rapporto, anche in Nigeria si sta registrando un aumento della carestia. L’analisi mostra che 41 milioni di persone sono sull’orlo della carestia in 42 paesi. Nel 2019 erano 27 milioni.
Cosa rivela il rapporto WFP?
Secondo il nuovo rapporto “Life amidst a pandemic: Hunger, migration and displacement in the East and Horn of Africa”, la situazione è particolarmente drammatica nel Corno d’Africa e nei Paesi confinanti. Qui quasi 9 milioni di sfollati interni , 4,7 milioni di rifugiati e richiedenti asilo e centinaia di migliaia di migranti stanno subendo alcuni dei peggiori impatti della pandemia di Covid-19.
Lo studio ha anche scoperto che nel 2020 “54 milioni di persone erano gravemente insicure dal punto di vista alimentare nell’Est e nel Corno d’Africa, comprese le famiglie nelle aree rurali insicure dal punto di vista alimentare, così come le popolazioni povere urbane con insicurezza alimentare colpite particolarmente duramente dalla pandemia. Sudan, Etiopia e Sud Sudan sono stati tra i 10 paesi con le peggiori crisi alimentari a livello globale nel 2020 – con rispettivamente 9,6 milioni, 8,6 milioni e 6,5 milioni di persone con insicurezza alimentare acuta – mentre il Burundi ha uno dei più alti livelli di malnutrizione cronica o arresto della crescita dei bambini globalmente”.
Il rapporto evidenzia inoltre che nel 2020 il nuovo hotspot africano della fame è diventato lo Stato etiope del Tigray. Qui la guerra ha creato una grave sicurezza alimentare per oltre 4 milioni di persone.
Servono nuovi finanziamenti
Per l’Agenzia ONU servono nuovi finanziamenti per poter prevenire una catastrofe. Molti dovrebbero seguire l’esempio della Germania. Il governo tedesco ha infatti deciso di dare un contributo da 5,7 milioni di euro. Questo servirà a fornire assistenza alimentare salvavita a migliaia di persone in Sud Sudan.
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