sabato, Aprile 20, 2024

Cangrande della Scala: risolto il mistero sulla sua morte

Quando si parla di personaggi storici non sempre si sa per certo come siano morti. Anche perché spesso ci si deve affidare alle notizie e alle testimonianze dei tempi. D’altronde molte malattie moderne non erano conosciute e gli stessi medici avevano un po’ le mani legate in tal senso. Capita dunque che dopo molti secoli si scopra il vero motivo per cui un personaggio è morto. E questo è di certo il caso di Cangrande della Scala. La sua morte non è infatti collegabile a un assassino, come invece si è pensato per secoli.

Com’è morto Cangrande della Scala?

Come già accennato, a lungo si è accettata l’idea che Cangrande della Scala sia stato ucciso. Ebbene alcuni studi hanno smentito questa ipotesi. Non si è trattato di un omicidio, ma di una morte dovuta a una malattia genetica. Nello specifico il Signore di Verona è morto a causa della Glicogenosi di II tipo a esordio tardivo. Infatti, quando la malattia si presenta in maniera tardiva porta a una morte improvvisa. Che è un po’ quanto è successo al Signore di Verona, morto tre giorni dopo l’insorgere della Glicogenesi di II tipo. Insomma, il povero medico accusato di omicidio non aveva certo intenzione di avvelenare il Signore di Verona. Quanto quello di alleviare le sue sofferenze, sebbene sia riconosciuto il fatto che il medico abbia somministrato a Cangrande una dose eccessiva di digitale.


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La ricerca

Una prima ricerca è in realtà avvenuta nel 2004. Diciassette anni fa, i ricercatori hanno infatti condotto delle prime indagini scientifiche e autoptiche sul corpo mummificato di Cangrande. Inoltre l’Università di Pisa si è occupata anche di alcune indagini biologiche su alcune parti materiali biologici, quali il fegato e alcune falangi del piede. Infine, ieri vi è stato l’annuncio dei risultati della ricerca. Un’indagine poi che rappresenta una novità. “Uno studio genetico ma eseguito prima su campioni di mummia risalenti a 700 anni fa“. Ha infatti affermato il sindaco di Verona, Federico Sboarina. “La morte di Cangrande oggi non è più un mistero“. Ha poi aggiunto il Sindaco.

Come si è svolta la ricerca?

La ricerca si è basata su attente analisi del DNA di Cangrande. Innanzitutto, i ricercatori hanno estratto due volte il DNA dai materiali biologici raccolti in precedenza. Gli studiosi si sono poi accorti che parte del DNA estratto conteneva DNA contaminante. Il Laboratorio di Genomica Funzionale dell’Università di Verona ha utilizzato alcune tecniche di laboratorio utilizzate per diagnosticare malattie genetiche. In un certo senso, è come se il Signore di Verona abbia avuto lo stesso trattamento di molti pazienti negli ultimi anni. Le tecniche hanno inoltre permesso di catturare circa 35milioni di basi del DNA contenenti geni umani. L’analisi bioinformatica ha poi permesso di ricostruire il 93.4% dei geni di Cangrande della Scala. Un risultato non indifferente. Infine le analisi successive hanno individuato 249 varianti associate ad alcune malattie. In questo modo si è potuto scoprire la reale causa della morte del Principe.

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