Un giovane maresciallo in servizio, 29 anni compiuti lo scorso gennaio, si è tolto la vita sparandosi un colpo con la pistola d’ordinanza.
A trovare il corpo senza vita del giovane sottufficiale i colleghi dell’Arma dei Carabinieri, sgomenti e sotto shock. Il maresciallo, pugliese d’origine e dal 2016 in servizio a Campobello, si è suicidato nel bagno dell’alloggio della Caserma, in via Giuliano Guazzelli.
Il sottufficiale era in servizio da circa 4 anni a Campobello di Licata e in tutto questo tempo, integrandosi nella collettività, si era fatto veramente conoscere e stimare. Il giovane – non è ben chiaro per quale motivo, semmai sarà possibile comprenderlo a pieno, – si è tolto la vita nel bagno della caserma. A ritrovare il corpo privo di vita sono stati i colleghi. Inutile l’allarme lanciato per provare a soccorrerlo. In caserma, a Campobello di Licata, sono giunti anche gli alti vertici dell’Arma: dalla compagnia di Licata al comando provinciale di Agrigento.
“Esprimiamo tutto il nostro cordoglio per la tragedia che si è consumata all’interno della locale stazione dei carabinieri. La drammatica decisione del giovane maresciallo ci lascia attoniti, e in rispettoso, addolorato silenzio – ha scritto, sui social, il sindaco di Campobello di Licata: Gianni Picone – . L’intera comunità campobellese esprime le proprie condoglianze e partecipa al dolore dei familiari, dei colleghi, e di tutta l’Arma dei carabinieri”.“
Il motivo dell’estremo gesto, che ha sconvolto l’intera Benemerita, rimane ancora un mistero. Da poco il maresciallo aveva subito la perdita della madre e questo avvenimento era stato un duro colpo per lui. Questo potrebbe essere il motivo del tragico gesto del giovane Maresciallo della benemerita agrigentino.