Sembra guardare all’orizzonte, con una luce che gli impedisce di scegliere chiaramente dove indirizzarsi.
E’ questa l’immagine di copertina di Neymar, fuoriclasse cercato con forza dal Paris Saint Germain per far sognare i tifosi parigini e sconvolgere le dinamiche del calciomercato.
Un’operazione di 222 milioni di euro (valore della clausola rescissoria), che ha creato nervosismi ovunque e ora, come se non bastasse, anche la FIFA inizia a preoccuparsi davvero.
Perché la bontà della trattativa è reale, ma gli effetti sono forse devastanti in alcuni casi.
Ci sono sponsor, contratti altrettanto milionari che ballano e questioni legate al Fair play finanziario, che oscurano la luce del talento brasiliano.
Umori contrastanti che coinvolgono tutto l’ambiente catalano; Pique prima e Iniesta poi hanno chiesto di ripensarci e, comunque, di chiarire la sua posizione rispetto a questa decisione; che non sarà sofferente, ma alimenta disagio nell’ambiente blaugrana.
La vicenda è delicata per una serie infinita di ragioni, ma lo è di più proprio per l’equilibrio di spogliatoio, che deve regnare sovrano per competere mentalmente su tutti i fronti.
Anche perché l’anno scorso è bastato staccare un attimo la spina e la Juventus di Massimiliano Allegri ha fatto del Barca un sol boccone, con due prestazioni in Champions, che hanno addirittura illuso i bianconeri di poter vincere la competizione.
Stanotte c’è pure il “Clasico” di mezzo, che è una partita amichevole, ma in realtà non lo è mai, perché la rivalità è così tanta che in campo non ci saranno certamente giocatori molli o poco vogliosi di vincere la partita.
Il sole sta calando e l’orizzonte è sempre più visibile; dunque Neymar parli o taccia per sempre.