sabato, Luglio 19, 2025

Calcio, Inter prove di rinnovamento: “BIS CARDI”

Non si deve alludere al famoso conduttore televisivo e bravo giornalista Aldo, anche se proprio lui potrebbe suggerire una moviola sul capitano dell’Inter, protagonista, ieri, della chat in Facebook, durante la quale ha giurato eterno amore alla squadra milanese, chiarendo i contorni della sua relazione con la maglia dell’Inter.

L’attaccante di Rosario ha ripercorso ampiamente le tappe del suo percorso nerazzurro, dispensando pareri e parole al miele verso i compagni e la società, che per lui, in estate, ha fatto notevoli sforzi per trattenerlo, con un rinnovo di contratto ed un significativo aumento dell’ingaggio.

Il suo ottimismo sembra reale e suffragato dalle prestazioni di tutta la squadra che, dal cambio di allenatore, è caduta in campionato solo con la Juventus e la Roma, ridimensionando purtroppo le aspettative per la qualificazione ai preliminari della Champions League.

Se Mancini pare gli abbia fatto cambiare il modo di stare in campo, mister Pioli, l’ha instradato moralmente, affidandogli responsabilità da capitano, ma contestualmente anche la serenità per gestirne il gruppo.

In effetti dal 2013 ad oggi, oltre alla media realizzativa in termini di goal e assist, l’uomo, esclusa la parentesi infelice del libro, che gli è costata una sonora lavata di capo da tutto l’ambiente interista e dalla stampa, ha saputo raccogliere l’eredità dei grandi campioni che hanno portato il club sul tetto più alto del mondo.

I suoi movimenti in campo e la sua formidabile presenza in area di rigore è migliorata decisamente, denotando tutte le abilità tecniche, con le quali è ormai in grado di partecipare molto di più alla manovra offensiva, ripiegando, viceversa, con costante pressing, in fase di non possesso.

Un ausilio fondamentale nel calcio moderno, che lo rendono oggi più completo rispetto a tre anni fa e più capace di contribuire in maniera decisiva al raggiungimento dei nuovi traguardi ambiti da Suning.

Un ragazzo che, dall’unione con Wanda Nara, è comunque gradualmente migliorato anche fuori dal campo, concedendo meno pagliacciate sui profili social e più immagini sobrie con i figli suoi e di Maxi Lopez.

Forse, proprio per l’atteggiamento, ha tratto l’ispirazione da Batistuta, suo idolo, ma vorrebbe in ogni caso seguire le orme di Shevchenko e Trezeguet, campioni che, oltre a quello, hanno alzato i trofei più importanti, facendo venire il mal di fegato ai tanti difensori avversari incontrati durante il cammino.

Per questo, però, Icardi, paradossalmente, potrebbe essere favorito da parte del suo cognome, perché se I corrisponde solo al plurale dell’indicativo di “il”, “cardi” sono piante erbacee utilizzate proprio per la cura di questo male.

Del resto, sarebbe una lezione per i critici che l’hanno inizialmente snobbato e per i suoi colleghi argentini che lo disprezzano, da Maradona e Bauza a tutto il gruppo albiceleste.

Fortunatamente per lui è solo all’inizio della sua carriera e questo scherzoso favore del pronostico è solo un indizio: occhio però, perché presto, potrebbe risultarne una prova.

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