Il treno del M5s è ormai deragliato. Sta lì appeso ad un ponte. In attesa che qualcuno sganci i vagoni e lo faccia cadere nel precipizio. E’ l’unica mossa che rimane. Troppi sono i problemi da affrontare. Soprattutto quelle intestine al movimento. Questa volta la bufera nel M5s si è abbattuta sul ministro dell’Agricoltura Patuanelli. Che minaccia le dimissioni.
Bufera nel M5s: chi ne è coinvolto?
Il M5s si rivela nella sua totale inadeguatezza strutturale. Del tutto fallimentare nella gestione della cosa pubblica. L’attuale contraddizione sui fondi per l’agricoltura, ne è l’esempio lampante. Difatti il ministro Patuanelli in seguito alle accuse ricevute dai parlamentari grillini del Sud per la scarsità di fondi al Mezzogiorno, minaccia le dimissione. Il pomo della discordia è il criterio di ripartizione dei fondi Fesr per l’agricoltura. Mentre sull’altro fronte c’è Casaleggio jr che batte cassa.
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L’evoluzione del grillismo
L’evoluzione della specie grillina, dalle origini ai giorni nostri, ha le sembianza di una mutazione genetica. Dall’assalto al potere all’apertura della scatola del tonno parlamentare, il partito del cambiamento è riuscito a infrangere la sua stessa regola. Nulla è cambiato, ed è successo incredibilmente in fretta. Tranne nella sua formazione attuale. Che è quella di una classe dirigente senza una vera base. Né l’erede del vecchio fondatore/garante sa bene dove andare. Il principale problema, difatti, per Davide Casaleggio presidente dell’Associazione Rousseau, è recuperare i 450 mila euro richiesti al movimento. Per sanare i mancati versamenti dei parlamentari.
Il M5s e la tempesta perfetta
Insomma vi è un clima rovente in casa 5 stelle. In quanto le casse sono a secco per far fronte alle richieste di Casaleggio. Infatti il tesoretto è al momento di circa 100 mila euro. Insufficiente a saldare il debito con Rousseau. Anche se da indiscrezioni si paventa la disponibilità di Casaleggio a trattare per un compenso inferiore. E in cambio consegnerebbe i dati e il permesso alla votazione per l’insediamento di Giuseppe Conte.
