Bruno Barilli è un compositore, scrittore e critico musicale italiano della seconda metà del 1800 e prima metà del 1900. La principale opera di successo di Barilli emerge con la realizzazione di Medusa, nei tre atti di Schanzer agli inizi del Novecento. Inoltre, Barilli ottiene notorietà oltre che in campo musicale, anche come scrittore. Nel 1929 nascono i racconti dal titolo Il paese del melodramma, con la partecipazione di altri amici autori.
Bruno Barilli chi è?
Bruno Barilli nasce a Fano il 14 dicembre 1880 e decede a Roma il 15 aprile 1952. La terra di origine è la regione marchigiana, nella provincia di Pesaro. I genitori sono Cecrope, un artista pittore e la madre Anna Adanti. Inoltre, Bruno frequenta gli studi di musica presso il Conservatorio Arrigo Boito. In seguito, lo studente decide di approfondire le conoscenze musicali a Monaco di Baviera, presso la Dirigentschule, in direzione orchestrale. Tuttavia, negli anni successivi, Bruno sceglie d’intraprendere l’attività di critico musicale.
Bruno Barilli: la vita privata
Durante gli studi a Monaco di Baviera, Bruno incontra Danitza Pavlovic, studentessa di origine serba. In seguito, Danitza e Bruno si sposano e nasce la figlia Milena.
Bruno Barilli: la carriera professionale
Barilli nell’attività di compositore musicale realizza due opere di teatro. Agli inizi del Novecento, l’artista crea un’opera nella ripartizione di tre atti, dal nome Medusa. Tuttavia consegue Emiral, opera tra le più celebri di Barilli con cui ottiene numerosi premi, come il concorso di Roma di Giacomo Puccini. Nel 1919 l’artista crea la rivista La Ronda, dove inserisce la rubrica che chiama Delirama. Durante la carriera artistica, Barilli matura l’interesse per la critica musicale, che decide di approfondire. Intorno alla metà degli anni Venti, il compositore diviene tra i realizzatori del Manifesto degli intellettuali fascisti, del filosofo Giovanni Gentile. Mentre fino al 1941, l’artista collabora con il settimanale Oggi, di proprietà di Arrigo Benedetti.
Anche scrittore
Nel 1929 Barilli scrive i racconti con l’opera Il paese del melodramma, in cui collaborano degli amici artisti. Anche nel 1938 esce una pubblicazione dei racconti in Francia. A fronte di ciò, l’autore esprime negli scritti la passione per le opere melodrammatiche classiche italiane, di Giuseppe Verdi. Tra le opere dello scrittore ci sono: Delirama, Il sorcio nel violino, Il paese del melodramma, Il sole in trappola, Parigi, Ricordi londinesi, Il viaggiatore volante, Capricci di vegliardo. Inoltre, seguono anche le opere: Lo stivale, La loterie clandestine, Giuseppe Verdi, Lo spettatore stralunato, Le guerre serbe, La camera n 13, Il libro dei viaggi, Il paese del melodramma e altri scritti musicali ed altre.
La morte
Il compositore e scrittore Bruno Barilli decede il 15 aprile del 1952 a Roma, all’età di settantadue anni.