Brasile: in piazza per difendere la democrazia

Il Brasile scende in piazza per difendere la democrazia. Intanto, le autorità hanno riferito di aver arrestato 1.500 sostenitori dell’ex presidente Bolsonaro. I deputati democratici americani chiedono l’estradizione d Bolsonaro.  

Brasile: in piazza per la democrazia

Dopo l’assalto ai palazzi del potere da parte dei sostenitori dell’ex presidente Jair Bolsonaro, decine di migliaia di persone in Brasile hanno organizzato manifestazioni a favore della democrazia. A San Paolo la folla è scesa in piazza per difendere la democrazia, gridando che Bolsonaro deve andare in prigione.

Intanto, anche i leader dei tre rami del governo brasiliano hanno rilasciato una rara dichiarazione congiunta in cui condannano l’assalto agli edifici governativi. Il presidente Luiz Inacio Lula da Silva si è unito ai capi della Corte suprema e delle due camere del Congresso per respingere gli atti di violenza politica che hanno scosso la capitale, Brasilia. I titolari dei tre poteri dello Stato hanno divulgato una nota congiunta in cui affermano di “rifiutare” gli “atti terroristici” commessi dai bolsonaristi radicali a Brasilia e chiedono alla popolazione di “difendere la pace e la democrazia”. “I poteri della Repubblica, difensori della democrazia e della Carta costituzionale del 1988, respingono gli atti terroristici, vandalici, criminali e golpisti avvenuti ieri pomeriggio a Brasilia. Chiediamo alla società di mantenere la serenità, in difesa della pace e della democrazia nella nostra patria“, si legge nella nota. 

Arrestati 1.500 bolosnaristi

Il ministro della Giustizia Flavio Dino hanno riferito che circa 1.500 sostenitori di Bolsonaro sono stati arrestati. Dino ha riferito anche che ci sono 50 squadre al lavoro per raccogliere le testimonianze. Il ministero ha aperto in canale per l’invio delle denunce via mail da parte di chiunque voglia segnalare eventuali ipotesi di reato. Il presidente Lula ha convocato una riunione di emergenza dei 27 governatori del Paese per affrontare l’emergenza estremismo. La Corte Suprema ha destituito per 90 giorni il governatore del distretto federale di Brasilia, Ibaneis Rocha. Secondo le autorità, Rocha non ha fatto nulla per cercare di contenere e ostacolare i sostenitori dell’ex presidente.

USA: i deputati democratici chiedono l’estradizione di Bolsonaro

Mentre il Brasile è nel caos, l’ex presidente Bolsonaro si trova negli USA, in Florida. I deputati democratici hanno ora chiesto l’estradizione dell’ex presidente brasiliano. Joaquin Castro, membro della commissione affari esteri della Camera, ha detto alla CNN che Bolsonaro ha usato “il copione di Trump per ispirare i terroristi domestici per tentare di prendere il governo”. “Ora Bolsonaro è in Florida. Dovrebbe essere estradato in Brasile. Gli USA non devono dare rifugio a quest’uomo autoritario che ha ispirato il terrorismo domestico in Brasile“, ha detto Castro.

I figli di Bolsonaro chiedono la cittadinanza italiana

Secondo quanto riferito da alcuni giornali brasiliani, Bolsonaro avrebbe in programma di trasferirsi in Italia per evitare l’estradizione. Il Viminale ha riferito che al momento risultano due richieste di cittadinanza da parte dei figli di Bolsonaro Eduardo e Flavio, presentate a metà novembre. Nessuna richiesta è arrivata direttamente da Bolsonaro, che ha già la cittadinanza onorari del Comune di Anguillara Veneta. I figli di Bolsonaro, così come lo stesso Bolsonaro sono implicati in diverse inchieste.


Leggi anche: Brasilia come Capitol Hill: i sostenitori di Bolsonaro assaltano i palazzi…

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