venerdì, Marzo 29, 2024

A che punto siamo con i vaccini?

Sotto il coordinamento dell’OMS, un gruppo di esperti con diversi background sta lavorando velocemente per creare il vaccino contro il coronavirus.

La dichiarazione degli esperti

Siamo scienziati, medici, finanziatori e produttori che si sono uniti nell’ambito di una collaborazione internazionale, coordinata dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), per contribuire ad accelerare la disponibilità di un vaccino contro COVID-19. Mentre un vaccino per uso generale richiede tempo per svilupparsi, un vaccino può in definitiva essere determinante nel controllo di questa pandemia mondiale. Nel frattempo, plaudiamo all’attuazione delle misure di intervento della comunità che riducono la diffusione del virus e proteggono le persone, comprese le popolazioni vulnerabili, e ci impegniamo a utilizzare il tempo guadagnato dall’adozione diffusa di tali misure per sviluppare un vaccino il più rapidamente possibile. Continueremo gli sforzi per rafforzare la collaborazione, la cooperazione e la condivisione di dati senza precedenti in tutto il mondo già in corso. Riteniamo che questi sforzi aiuteranno a ridurre le inefficienze e la duplicazione degli sforzi e lavoreremo tenacemente per aumentare la probabilità che uno o più vaccini sicuri ed efficaci saranno presto resi disponibili a tutti“.

Il vaccino italiano

In Inghilterra, a fine aprile, inizieranno i primi test accelerati sull’uomo del vaccino contro il coronavirus. Inizialmente, le sperimentazioni avverranno su 550 volontari sani. Il vaccino è stato elaborato dall’azienda Advent-Irbm di Pomezia, insieme con lo Jenner Institute della Oxford University.

L’amministratore delegato di Irbm, Piero Di Lorenzo ha annunciato che il vaccino ” sarà utilizzabile già a settembre per usarlo su personale sanitario e Forze dell’ordine”. Il vaccino partirà da Pomezia verso l’Inghilterra, per seguire i primi test clinici. Di Lorenzo ha inoltre annunciato le numerose trattative in corso per finanziamenti di rilevanti entità. I finanziatori sono principalmente investitori internazionali e vari Governi, soggetti interessati a velocizzare la riuscita del vaccino.

Si è passato direttamente alla fase della sperimentazione sull’uomo. La Irbm e la Oxford University hanno ritenuto sufficienti i test eseguiti sulla non tossicità della cura e sulla sua efficacia. Sono cinquanta i vaccini candidati alla prevenzione del coronavirus, ma quello di Pomezia sembra essere tra i favoriti.

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