sabato, Aprile 20, 2024

Turismo virtuale in Africa: come viaggiare da casa

I paesi africani offrono ai turisti di tutto il mondo la possibilità di viaggiare online, tra le varie proposte ci sono perfino dei safari. E’ così che esplode in rete il turismo virtuale in Africa, ma sarà soddisfacente?

Il crollo del turismo

Da quando è scoppiata l’epidemia di coronavirus, il turismo a livello mondiale ha subito delle gravi conseguenze. In Africa, i parchi nazionali e gli hotel sono deserti, i visitatori sono bloccati a casa.

Diverse associazioni turistiche africane, hanno deciso di rimediare offrendo ai viaggiatori le bellezze dell’Africa a distanza. Ci sono varie esperienze che ora si possono fare comodamente da casa: safari in Kenya, passeggiate nel deserto del Namib in Namibia, parapendio in Sudafrica, e molte altre ancora.

Alcune testimonianze

Sono arrivate velocemente le testimonianze dei più avventurosi che non hanno saputo rinunciare alle loro mete turistiche. Tra queste, vi riportiamo quella di Juan Santiago.

Santiago abita a Madrid e ha già visitato il Kenya un paio di volte. In questo periodo dell’anno, è infatti possibile assistere alla migrazione degli gnu nella riserva di caccia del Maasai Mara. Questo fenomeno è stato definito da molti una delle meraviglie del mondo.

Quest’anno Santiago ha dovuto muoversi diversamente. Invece di andare in Kenya, ha deciso di far visita virtualmente al Parco Nazionale di Nairobi. “Se il safari è condotto bene, hai l’atmosfera del Parco Nazionale di Nairobi a casa. Tutto accade in tempo reale. Anche se la mia famiglia fa il giro del Kenya senza di me dopo la pandemia di coronavirus, questa tecnologia mi permette di accompagnarli virtualmente.” Ha raccontato.

Turismo virtuale in Africa: un’occasione per sopravvivere

Il Kenya ha perso € 656 milioni di entrate proveniente dal turismo a causa dell’epidemia. Per questo motivo, a giugno l’autorità del turismo ha avviato una trasmissione live-stream. Lo scopo della campagna, chiamata #TheMagicAwaits, era quello di mostrare alle persone cosa le attendeva in Kenya.

“Le persone sono online e sono alla ricerca di luoghi in cui possono viaggiare. Questa è una grande opportunità per noi di presentarci dal vivo come destinazione.” Ha detto Betty Radier, amministratore delegato del Kenya Tourism Board.

Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale del turismo delle Nazioni Unite, a inizio giugno il 74% dei governi africani non consentiva ai visitatori di entrare nei loro paesi. Tuttavia, prima di questo virus, l’Africa era la regione turistica con il maggior tasso di crescita.

 Nel 2018, circa 67 milioni di turisti hanno visitato il continente, generando $ 38 miliardi. Nel 2019, il numero di turisti è aumentato del 4,2%.Inoltre, si pensa che nel 2020 ci sarebbe stata un’ulteriore crescita del 3-4%.

Il turismo virtuale in Africa è un’innovazione o un deterioramento?

Ora, molti esperti si stanno domandando se il turismo virtuale in Africa, sarà il futuro dei viaggi o la morte del turismo tradizionale.

Secondo alcuni, la realtà virtuale porta con se’ un’esperienza più travolgente. Tuttavia, gli uomini sono fatti per gustarsi un viaggio non solo con gli occhi, ma anche con il gusto, con l’olfatto e con il tatto. Elementi che la realtà virtuale non può garantire.

Inoltre, c’è un altro punto di vista che riguarda la salute degli animali. Ci si augura che con il turismo virtuale, chiunque potrà vedere almeno una volta nella vita le giraffe a Nairobi. Queste esperienze non saranno solo un vantaggio per i turisti, ma anche per la conservazione degli animali.

In ogni caso, chi non vede l’ora di partire con aereo e valigie dovrà aspettare ancora un po’. Per chi invece si accontenta del turismo da casa, la sua esperienza non può che incominciare il prima possibile.

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