La compagnia aerea Virgin Australia ha annunciato di essere in amministrazione straordinaria. E’ diventata in questo modo la più grande vittima corporativa australiana della pandemia di coronavirus.
Il mese scorso, la compagnia aerea aveva cancellato quasi tutti i suoi voli a seguito delle restrizioni. stava già lottando con un grande debito di 5 miliardi di dollari australiani, pari a 2,5 miliardi di dollari.
Il governo australiano aveva appena rifiutato una richiesta di prestito di circa 1,4 miliardi di dollari, donandone invece 900 milioni alle compagnie aeree locali.
La compagnia aerea è ora in cerca di nuovi acquirenti e investitori. Secondo le dichiarazione dell’amministratore delegato della Virgin Australia, Paul Scurrah: ” La nostra decisione oggi è di garantire il futuro del gruppo Virgin Australia e di emergere dall’altra parte della crisi di Covid-19″ ha poi continuato dicendo: ” L’ Australia ha bisogno di una seconda compagnia aerea e siamo determinati a continuare a volare”.
Nel frattempo, Richard Branson ha offerto un’isola caraibica come garanzia per cercare di ottenere un salvataggio del governo britannico nel Virgin Atlantic.
Le azioni erano state sospese dall’azienda da due settimane, mentre cercavano di trovare un piano di sopravvivenza. Virgin Australia ha realizzato soltanto due utili statuari nell’ultimo decennio.
La compagnia aerea è in parte proprietà del governo degli Emirati Arabi Uniti, Singapore Airlines e del miliardario Richard Branson. Impiega circa 10 mila persone direttamente e 6 mila attraverso attività collegate.
