venerdì, Marzo 29, 2024

In Australia iniziano test su nuovi vaccini

Gli scienziati australiani hanno iniziato i test su dei potenziali vaccini contro il coronavirus. Dopo essere stati autorizzati per la sperimentazione animale, l’agenzia scientifica nazionale australiana, valuterà se sono sicuri per l’uomo.

Il mese scorso, gli USA hanno eseguito i primi test sulle persone. Tuttavia, il processo aveva saltato una fase di sperimentazione sugli animali.

L’Organizzazione per la ricerca scientifica e industriale del Commonwealth (CSIRO) in Australia, ha affermato che i suoi test saranno i primi studi preclinici completi ad utilizzare il modello animale. I ricercatori hanno poi affermato che la velocità di cooperazione globale su questo frangente non ha precedenti. “Normalmente ci vogliono da uno a due anni per arrivare a questo punto e in effetti l’abbiamo abbreviato in un paio di mesi” ha dichiarato il dottor Rob Grenfell del CSIRO.

Come funzioneranno i test?

Nei giorni scorsi i ricercatori hanno provato campioni di coronavirus sui furetti. Questi animali hanno infatti dimostrato di contrarre il virus proprio come gli esseri umani.

Il CSIRO, sta tentanto due possibili strade. La prima opzione, è una vaccino vettoriale che utilizza un virus difettoso per introdurre le proteine del coronavirus nel sistema immunitario e tenta di indurre una risposta. In tal caso il virus non potrebbe replicarsi nell’organismo, e quindi non ci sarebbero possibilità di ammalarsi. Questo tipo di vaccino è stato sviluppato dall’Università di Oxford.

La seconda opzione, è un vaccino progettato per codificare determinate proteine del coronavirus nel sistema immunitario, spingendo le cellule del corpo a generare quelle proteine prima che il sistema immunitario reagisca ad esse. Questa opzione è stata sviluppata invece da Inovio, e si pensa possa dare le maggiori possibilità di successo.

Quanto tempo ci vorrà?

Per quanto riguarda le tempistiche, i ricercatori australiani pensano che i primi test sugli animali possano dare risultati già da giugno. A quel punto, in caso di successo i test sarebbero trasferiti in dei laboratori clinici. Dopo questo secondo step, tecnicamente, rispettando gli standard ci vorrebbero almeno 18 mesi di tempo prima di metterlo in commercio. Gli studiosi però affermano che in questo caso, vista la gravità, la corsa per immettere la medicina nel mercato generale potrebbe essere accelerata.

” Tutti i vaccini candidati hanno in realtà una moltitudine di altre società e organizzazioni coinvolte perché nessuna singola organizzazione può effettivamente produrre un vaccino”, ha affermato il dottor Grenfell.

Infine ha detto di essere ottimista data la gigantesca collaborazione globale alla ricerca del vaccino. In tutto il mondo infatti, settori accademici, pubblici e privati, stanno lavorando insieme per raggiungere il successo. E lo stanno facendo con una velocità mai vista prima.

SourceBBC

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