giovedì, Luglio 10, 2025

Educazione Sentimentale: Crepet lancia l’iniziativa

Il noto psichiatra Paolo Crepet sostiene il disegno di legge a firma del deputato Nicola Fratoianni, che introdurrebbe nelle scuole primarie e secondarie l’educazione sentimentale.

Il contesto parlamentare

Il disegno di legge in questione è stato depositato alla Camera dei deputati su iniziativa del presidente di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. Il ddl riguarda “Introduzione dell’insegnamento dell’educazione sentimentale nelle scuole del primo e secondo ciclo di istruzione”. Il fine di questa legge è la prevenzione della violenza contro le donne e l’insegnamento del rispetto. La proposta di legge non ha ancora iniziato l’iter in commissione. Questo disegno di legge è perfettamente in linea con la Convenzione di Istanbul, ratificata nel 2011. L’art.14 di tale Convenzione prevede il coinvolgimento delle scuole e delle pubbliche amministrazioni, per sensibilizzare gli studenti al dialogo, al rispetto ed all’inclusione.

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L’opinione di Crepet

Paolo Crepet ha sempre affrontato nei suoi libri, oltre che nei talk show il tema dell’educazione dei bambini ed il ruolo ricoperto dalla famiglia e dalla scuola. Lo psichiatra ha ritenuto opportuno prima di tutto definire le figure che si occuperanno della materia in questione. Al netto di tutti gli esperti, lo psichiatra propone alle scuole di adottare un cucciolo di cane. Secondo Paolo Crepet, questa sarebbe un’iniziativa priva di controindicazioni e afferma che : “l’educazione sentimentale s’impara accudendo una piccola bestiola”. Allo stesso tempo, il noto educatore boccia l’introduzione dell’educazione sessuale nelle scuole, ritenendola priva di senso.

L’importanza dell’educazione sentimentale

Negli ultimi anni, le iniziative di supporto all’educazione sentimentale sono già una realtà. Infatti, in alcune scuole di Roma è in vigore il progetto ABC (Alfabeti per l’educazione sentimentale), con il patrocinio delle associazioni AIDOS E S.CO.S.S.E. Il progetto è rivolto a bambini dai 6 ai 18 anni, i quali prendono parte a giochi di ruolo, case studies, lezioni ed attività formative. L’obbiettivo rimane sempre la lotta contro il bullismo, il contrasto alla violenza sulle donne, l’inclusione delle minoranze ed il rispetto verso le diversità.

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