giovedì, Aprile 25, 2024

Omofobia in famiglia: una nuova canzone su questo delicato tema

Proprio nella settimana in cui cade il cinquantesimo anniversario dall’inizio dei moti di Stonewall, il duo americano A Great Big World ha pubblicato un brano relativo ad una delle tematiche più sentite dalla comunità LGBTQ: le discriminazioni (omofobia, bifobia e transfobia) ricevute in famiglia. Il gruppo, diventato famoso qualche anno fa grazie alla collaborazione con Christina Aguilera “Say Something”, ha pubblicato dunque il brano “Boys In The Street”, canzone il cui testo è completamente incentrato sulla reazione di un padre all’omosessualità del figlio.

Gli “A Great Big World”

Nell’accurato storytelling del brano ci viene presentata la storia di un ragazzo gay che ad un certo punto decide di vivere la sua omosessualità in maniera manifesta, nonostante tutte le difficoltà che ne conseguono. Il padre del ragazzo reagisce estremamente male a ciò, inizia ad inveirgli contro con le frasi peggiori che possono essere pronunciate da un genitore come “sei l’ultima cosa che volessi”, “crei imbarazzo a tutta la città” o “noi lavoriamo per pagarti la scuola e tu ci ricompensi così?”, il tutto con un hook che richiama continuamente il problema principale agli occhi del genitore: che il figlio viva la sua sessualità come meglio crede, “baciando ragazzi per strada” sotto gli occhi giudicanti di un’intera comunità.

Musicalmente, “Boys In The Street” è completamente permeata dal solito stile degli A Great Big World: una ballad pop interpretata con trasporto e sentimento, in cui strumenti veri risuonano forti e chiari nella produzione, facendo quanto più possibile a meno del sintetizzatore. L’interpretazione riesce a far percepire all’ascoltatore le precise emozioni provate dal protagonista, che dopo un’adolescenza piena di sensi di colpa capisce che il problema è solo negli occhi di chi guarda e riesce finalmente ad accettare se stesso. Poco da fare invece per il padre, che pur migliorando nella sua posizione non riuscirà mai ad accettare del tutto suo figlio, se non proprio in punto di morte.

Come forse mai prima d’ora, gli A Great Big World sono riusciti a creare un grandissimo esempio di cantautorato, un brano che non ha nulla da invidiare alla loro grande hit “Say Something”. Ascoltare “Boys In The Street” è sicuramente il modo migliore per avvicinarsi alla fine di questo cinquantesimo Pride Month, nella speranza che un giorno lontano prima o poi non ci sarà più bisogno di scrivere brani del genere, che un giorno atteggiamenti del genere da parte di un genitore verso un figlio non esistano più in nessuna occasione.

Umberto Antonio Olivo
Umberto Antonio Olivo
Nato nel segno della musica, ho sempre scritto principalmente di pop e R&B. Col periodico mi sono scoperto in grado di scrivere anche di cinema, attualità, scienza, politica e svariati altri argomenti. Spero di potervi soddisfare con ogni tipologia di articolo possibile!

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