Bologna, l’omaggio a Giuseppe Selva tra violino e pianoforte

Nel cuore di Bologna si rende omaggio al liutaio bolognese Giuseppe Selva attraverso tre concerti di musica classica.

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A quarantotto anni dalla sua scomparsa, Bologna rende omaggio a uno dei più grandi liutai del Novecento: Giuseppe Selva. Al Maestro bolognese, considerato il padre del Futurismo, sono state dedicate tre serate di concerti di musica classica (24,25,26 febbraio), attraverso l’interpretazione di musicisti di fama internazionale: il violinista Roberto Sechi, accompagnato al piano da Roberto Mingarini.

L’evento “Violini di Giuseppe Selva”, organizzato dalla figlia del liutaio, Paola Selva, ha avuto inizio venerdì 24 febbraio presso il Grand Hotel Majestic “già Baglioni” di Bologna. La serata è stata strutturata in due momenti diversi. La prima parte ha visto come protagonista il violino; il maestro Sechi ha fatto rivivere le melodie di Bach, interpretando l’”Adagio” e la “Ciaccona”, e i “Capricci” di Paganini, tra cui “La caccia”, “La risata”, “Amoroso” e “Tema con variazioni”. Nella seconda parte della serata, il giovanissimo Horus, figlio del violinista, ha eseguito una serie di brani del passato, accompagnato dalla sua chitarra.

Nella seconda serata Sechi, accompagnato dal pianista Roberto Mingarini con cui collabora da anni, ha reso omaggio a Mozart, concerto in Sol Maggiore, a Schumann, suonata in La Minore, e a Paganini, il Mosè.

Infine, nella terza e ultima serata, i due grandi musicisti hanno coinvolto il pubblico attraverso una performance appassionante dedicata alla musica di Franck con “Allegretto moderato”, “Allegro”, “Recitativo- Fantasia”, “Allegretto poco mosso”. In seguito Sechi e Mingarini hanno interpretato la sonata di Debussy con “Allegro vivo”, “Intermezzo, fantastico e leggero” e “Finale, Tres animè. Infine, l’ultima parte è stata dedicata a De Falla con la Suite Populares Espanolas. In particolare, i due hanno suonato “El pano moruno”, “Nana”, “Cancion”, “Polo”, “Asturiana” e “Jota”.

Il pubblico, entusiasta, ha chiesto nel corso delle serate il “bis” dei brani, incitando i musicisti con applausi e complimenti. L’indice di gradimento, quindi, si è rivelato elevato e soddisfacente, d’altronde non poteva essere altrimenti data la bravura di Sechi e Mingarini, i quali godono di un’ottima fama e hanno alle spalle una carriera internazionale. I due hanno collaborato con artisti di un certo spessore e, pertanto, sono ritenuti dei grandi talenti sulla scena italiana e non solo.

A rendere l’evento un successo è stata anche l’organizzatrice Paola Selva, la quale ha creato tra gli spettatori un ambiente gradevole, offrendo alla fine di ogni serata un momento di piacevole convivialità.