È l’unico sopravvissuto di un impero commerciale che negli Anni ’90 era diventato una moda ed uno dei marchi più conosciuti al mondo. Si trova in Alaska ed è l’ultimo negozio Blockbuster ancora aperto e attivo. Fino al 2018 c’erano ancora due store in Alaska che poi si sono dovuti arrendere, così come un altro esercizio commerciale in Australia. E così in Oregon è rimasto in piedi “l’ultimo baluardo” dello storico brand statunitense, la cui titolare, Sandi Harding, ha rilasciato un’intervista ad una radio locale nella quale ha spiegato come ha fatto finora a proseguire nella sua attività.
La commerciante, parlando della chiusura dei Blockbuster, ha affermato che prima dello stop a quello australiano il suo era rimasto l’ultimo negozio aperto negli Stati Uniti. Quando ha saputo della fine attività in Australia è rimasta alquanto sorpresa e ha provato un pizzico di tristezza perché ciò vuol dire, purtroppo, perdita di posti di lavoro per tante persone.
Adesso dunque spetta alla signora Harding tenere in piedi l’ultimo store in tutto il mondo della catena di noleggio di prodotti home-video e videogiochi che ha spopolato negli Anni ’90. Tra gli scaffali della rivendita dell’Oregon è possibile trovare diversi titoli tra DVD e BluRay, e ci sono ancora alcune storiche VHS. E proprio l’effetto nostalgia è uno dei segreti della stoica resistenza del Blockbuster della cittadina di Bend.
I segreti dell’ultimo Blockbuster ancora aperto
Inevitabile chiedersi come stia riuscendo Sandi Harding a portare avanti la sua attività mentre nel resto del mondo i Blockbuster sono ormai spariti e chiusi per sempre. Il negozio dell’Oregon in realtà vanta una discreta clientela, anche perché sorge in una comunità che apprezza particolarmente i negozi a conduzione familiare. Attualmente vi lavorano 12 dipendenti e di certo per chi ricorda il boom degli Anni ’90 può risuonare davvero strano che quella che era stata una catena di videonoleggio diffusa in quasi tutto il pianeta ora sia diventata un piccolo esercizio commerciale.
Ovviamente quello di Bend è un negozio in franchising, dunque la proprietaria ogni anno paga una determinata commissione per poter usare il logo giallo-blu di Blockbuster. La Harding ritiene che il segreto della sopravvivenza della sua attività non sia legata soltanto alla nostalgia. A suo parere, sono diverse le persone che, annoiate dall’utilizzo delle piattaforme di streaming come Netflix o AmazonPrime, preferiscono uscire, prendere una boccata d’aria e scegliersi personalmente e fisicamente il film da noleggiare e guardare.
La titolare dell’ultimo Blockbuster al mondo si impegna strenuamente per aggiornare i film disponibili tra gli scaffali del suo negozio. Ovviamente al giorno d’oggi non è facile recuperare i DVD delle pellicole uscite da poco, e non a caso alla radio la signora Harding ha spiegato: “La mattina in cui è uscito Avengers Endgame mi sono svegliata prestissimo per andare a prenderlo nei Wal-Mart o nei Target”. Inoltre il videonoleggio statunitense offre altri servizi come, ad esempio, prenotazioni su Airbnb per trascorrere alcune notti a vedere film in videocassetta in un appartamento arredato in perfetto stile Anni ’90.
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Guardando al futuro, la proprietaria del Blockbuster dell’Oregon si è detta piuttosto fiduciosa, dichiarando: “Penso che ce la caveremo bene”. Ha ricordato che ancora adesso, nel momento in cui vengono lanciati online in streaming nuovi film, ci sono dei clienti affezionati che non intendono abbonarsi alle piattaforme digitali, preferendo recarsi al suo negozio per comprare i supporti fisici. L’obiettivo suo e dei suoi collaboratori non è affatto quello di entrare in competizione con colossi come Netflix o Amazon Prime, ma semplicemente di “continuare a offrire ai nostri clienti quel servizio personale che non puoi ricevere a casa sul tuo divano”.