Paula Byrne la definisce un’autrice di culto e ne descrive il talento. Nella biografia di Barbara Pym, la scrittrice mette in luce la capacità di rendere i personaggi della collega. “The times”, “Guardian” e “Observer” consigliano il libro che esce in libreria il 29 aprile.
Una strada per ogni donna: un progetto di Vanity Fair
Perché una biografia di Barbara Pym?
Byrne scrive “The adventures of Miss Barbara Pym”, libro che presenta la narratrice del Novecento come autrice apprezzata. La biografia nasce per far conoscere una scrittrice che “Times literary supplement” inserisce tra le più sottovalutate del secolo scorso. Infatti, Pym pubblica un’opera nel 1950, ma nel 1963 l’editore le spiega che non c’è pubblico per i suoi lavori. Dopo il 1977 però la sua reputazione cresce, tanto che alcuni suoi titoli diventano dei bestseller. Insomma, l’etichetta di prosatrice fuori moda le porta fortuna, tanto da accostare il suo nome a Jane Austen.
Byrne e le donne della letteratura
L’autrice per il bicentenario della prima edizione di “Orgoglio e pregiudizio” ha pubblicato una biografia di Jane Austen. Si interessa infatti delle esperienze delle donne che fanno letteratura. Lavora ricostruendo fatti e personalità attraverso i documenti e la corrispondenza privati delle romanziere. I ritratti che realizza fanno emergere aspetti poco conosciuti delle scrittrici. Nel caso di Barbara Pym, l’accostamento con la collega del 18° secolo è riferito alla mondanità e alla professionalità con cui crea.
Byrne e la riscoperta di Barbara Pym
L’autrice illustra la vita di Pym, integrando le informazioni note ad altre recuperate nell’archivio della scrittrice. Alcune pagine riguardano il rapporto col padre, avvocato di provincia, e altre l’adesione al nazismo. Barbara infatti riteneva che il regime tedesco fosse l’unica soluzione al dilagare del comunismo russo. Byrne accenna con discrezione alle vicende amorose della collega e agli uomini che spesso diventano i personaggi dei suoi racconti. Nel romanzo “Donne eccellenti” si possono cogliere accenni alla vita della narratrice nella protagonista Mildred. Piace poi l’ironia con cui tratta certi argomenti e la capacità di descrivere il quotidiano e le relazioni umane. Parla di consuetudini e manie e le sue eroine si distinguono per un femminismo educato e un atteggiamento bohémien.